di Simone Zanardi
Lo scorso marzo Samsung ha presentato il suo più recente smartphone di punta, il Galaxy S4. Con questo lancio, il computo totale di modelli Galaxy commercializzati dalla casa sudcoreana dal giugno 2009 sale a 45. Nello stesso intervallo temporale, Apple ha prodotto quattro modelli di iPhone.
Fino a pochi mesi fa, la strategia dell’azienda di Cupertino ha pagato, senza alcun dubbio: iPhone è sempre stato considerato lo smartphone al top del mercato, tecnologicamente impeccabile e dal design ricercato e di moda, semplice da utilizzare ma al contempo dotato del più ampio parco software disponibile per il settore mobile. Perché introdurre nuovi prodotti quando si dispone già del miglior (e più venduto) apparato sul mercato?
Oggi le cose sono cambiate, innegabilmente. La concorrenza si avvicina e si fa più aggressiva: non solo Samsung, che rappresenta di fatto l’ondata di dispositivi Android, ma anche l’accoppiata Nokia/Microsoft, il gigante nipponico Sony e i numerosi outsider come Htc e BlackBerry.
iPhone 5 resta tutt’oggi uno dei migliori smartphone disponibili sul mercato; il problema è che non è più l’unico eccellente telefono evoluto che si possa acquistare. Esistono alternative con una qualità costruttiva analoga, un sistema operativo più elastico (Android) o più audace in alcune sue scelte (Windows Phone 8).
Soprattutto, rischia di sbiadirsi l’aurea di perfezione di iPhone. Non si tratta solo di una questione di marketing e di brand awareness, ma anche e soprattutto una conseguenza di errori precisi: ai tempi dell’antenna-gate di iPhone 4 è bastata la presenza carismatica di Jobs a togliere le castagne dal fuoco ad Apple; meno bene è andata con l’affair mappe, per cui il successore Cook si è dovuto pubblicamente scusare con gli utenti. Più in generale, Apple ha smesso di introdurre significative innovazioni sul suo sistema operativo iOS, limitandosi a perfezionare l’hardware. Come può Apple riaffermarsi al top? Non certo producendo 45 telefoni in meno di 4 anni, ma tornando ad innovare. Che si chiami iPhone 6 o iWatch, il prossimo dispositivo della Mela deve far strabuzzare gli occhi al pubblico (e al mercato), proprio come ha fatto sei anni fa il primo melafonino.