Il Mobile World Congress di Barcellona è ormai riconosciuto a livello mondiale come una tra le più importanti esposizioni per quanto riguarda il settore mobile e le telecomunicazioni. Sono molti anni che i big del settore, a eccezione di Apple, scelgono questo evento per presentare i nuovi prodotti top di gamma (tra tutti, Samsung, Lg, Sony), in particolare gli smartphone. Anche quest’anno i numeri sono stati da record: rispetto all’edizione 2015, lo spazio espositivo è cresciuto da 100.000 a 110.000 metri quadrati; i visitatori sono stati più di 100.000, provenienti da 204 Paesi, contro i 93.000 dell’anno scorso. Di tali presenze, 3.600 erano rappresentate da giornalisti. Le aziende ospitate sono state 2.200, in aumento rispetto alle 2.000 dell’anno passato.
di Pasquale Bruno
Più di 300 invitati hanno presenziato conferenze e seminari durante i giorni della manifestazione, dal 22 al 25 febbraio, senza contare gli incontri e le presentazioni di domenica 21 febbraio. Insieme all’Ifa di Berlino, il Mobile World Congress è rimasto l’unico evento degno di nota a tema informatico del vecchio continente.
In concomitanza con il Mobile World Congress, gli istituti di ricerca pubblicano i risultati trimestrali sulle vendite degli smartphone nel mondo. La più recente ricerca di Gartner fa il punto sul mercato mobile del quarto trimestre 2015, che comprende dunque le vendite natalizie. Come si nota dalla tabella, negli ultimi tre mesi la crescita c’è stata ma in misura ridotta rispetto al passato e per la prima volta è scesa sotto il livello psicologico del 10%. Sono tempi duri anche per il mercato smartphone, tradizionalmente l’unico a mostrare una crescente vivacità nel settore tecnologico. Per la prima volta in assoluto c’è stato un calo significativo di Apple, che vede scendere la sua quota di mercato dal 20,7% al 19,9%, con un calo nelle vendite del -4,4%. A guadagnarci è stata Samsung, che con 83 milioni di pezzi venduti rimane saldamente in testa alla classifica dei cinque principali produttori mondiali e segna un +14% nelle vendite. Cresce molto anche Huawei, +52% sempre su base trimestrale, mentre Lenovo (che comprende anche il marchio Motorola) e Xiaomi, molto forti sui mercati asiatici, avvertono un certo calo. La “triade” cinese ha da tempo scalzato produttori storici come Lg o Htc dalla classifica dei primi cinque produttori di smartphone.
Per quanto riguarda i trend tecnologici, la maggiore attenzione quest’anno si è focalizzata su tre punti: realtà virtuale, Internet of Things (IoT, Internet delle cose) e reti 5G. Per quanto riguarda il tema Vr, sono già un paio di anni che si assiste a un revival di queste tecnologie nate a metà degli anni 90 del secolo scorso e in seguito abbandonate per limiti tecnici e costi troppo elevati.
Oggi molti produttori di smartphone al Mobile World Congress hanno una loro proposta per la realtà virtuale, basata su un visore autonomo (Htc, Lg) o su un supporto con lenti in cui inserire lo smartphone (Samsung, Alcatel), con l’Oculus Rift che ha inaugurato qualche anno fa la nuova generazione. I prezzi sono diventati più abbordabili e anche Sony propone un suo sistema per la Playstation 4.
Le reti 5G rappresentano la sfida per i prossimi anni e sono strettamente legate ai milioni (anzi, a breve miliardi) di dispositivi che compongono l’universo IoT. Non a caso Intel vede il 5G come una “rivoluzione delle reti” in grado di aprire scenari ancora al di là dell’immaginazione. Nel momento in cui qualsiasi oggetto di uso comune (dall’orologio all’automobile ma anche qualunque dispositivo a supporto di attività pubbliche o private) sarà in grado di connettersi a Internet autonomamente, ci sarà bisogno di una nuova infrastruttura di rete in grado di reggere un urto che viene quantificato in 20 miliardi di dispositivi connessi nel 2020. Tutte le grandi aziende stanno lavorando in questa direzione, a partire dai maggiori player come Ericsson, Huawei, Nokia, Qualcomm o la stessa Intel. La sfida è arrivare al 2018 (Nokia addirittura pone come limite il 2017) con le prime implementazioni 5G e un’offerta commerciale credibile. Oltre a velocità di trasferimento dati e connessioni per cella nettamente superiori rispetto all’attuale tecnologia Lte, il 5G cerca di superare anche un problema importate: quello della latenza. Alcuni dispositivi IoT non possono prescindere da tempi di risposta quasi in tempo reale, basti pensare ai dati generati e trasmessi da un’auto in movimento, dove un ritardo potrebbe essere dannoso per la sicurezza.
Torniamo ora ai prodotti: nelle prossime pagine troverete i più interessanti, tra smartphone, tablet e ibridi, che arriveranno sul mercato nei prossimi mesi dal Mobile World Congress. (…)
Trovi l’articolo completo su PC Professionale di aprile 2016