Il Mobile World Congress è la più importante fiera europea del settore mobile e delle telecomunicazioni. Si tiene a fine febbraio a Barcellona e insieme all’Ifa di Berlino è rimasto l’unico evento a tema informatico del vecchio continente di un certo spessore. Anche quest’anno i numeri sono stati da record: rispetto all’edizione 2013, lo spazio espositivo è cresciuto da 94.000 a 98.000 metri quadrati; i visitatori sono stati più di 85.000, provenienti da 200 Paesi, contro i 72.000 dell’anno scorso. Le aziende ospitate sono state 1.700, un leggero aumento rispetto alle 1.500 dell’anno passato. Ci sono state oltre 40 tra conferenze e seminari durante i giorni della manifestazione, dal 24 al 27 febbraio, senza contare gli incontri e le presentazioni di domenica 23. Il Gsma, l’ente organizzatore della fiera, ha occupato anche parte della vecchia location vicino al parco Montjuic, che ha ospitato il Mwc dal 2006 al 2012. È previsto anche un evento in Asia: il Mobile Asia Expo si terrà in giungo a Shanghai e mira a diventare di importanza primaria in Cina e in tutto l’Estremo Oriente.
di Pasquale Bruno
In concomitanza con il Mobile World Congress, gli istituti di ricerca pubblicano i risultati trimestrali sulle vendite degli smartphone nel mondo. La più recente ricerca di Idc fa il punto sul mercato mobile del quarto trimestre 2013, che comprende dunque le vendite natalizie. Come si nota dalla tabella, negli ultimi tre mesi del 2013 sono stati venduti oltre 289 milioni di smartphone, per una crescita del 26,5% rispetto allo stesso periodo del 2012. Android conferma ed espande la sua leadership del settore, con una quota di mercato del 78,1% e un volume di vendite cresciuto del 40%. Anche Apple è in crescita, ma in misura molto minore; la sua quota di mercato è “solo” del 17,6%. Drammatico il calo di vendite di Blackberry, -77% in volume rispetto al terzo trimestre 2012. Anche i sistemi operativi minori non godono di buona salute; Symbian è in pratica sparito dal mercato smartphone, totalmente abbandonato da Nokia in favore di Windows Phone (questo sugli smartphone; su cellulari e feature phone è ancora sviluppato). A proposito di Microsoft, la crescita c’è ed è a doppia cifra, ma la sua quota di mercato resta per ora sotto il 10%.
La seconda tabella illustra invece le vendite dei primi cinque produttori di smartphone durante l’interno 2013. Samsung si conferma l’azienda più forte: suo il 31,3% del mercato, seguita da Apple con il 15,3%. Le due aziende sono in netta crescita rispetto al 2012, ma ciò che stupisce di più sono i volumi di vendita di Lenovo e Huawei, due aziende cinesi che da sole hanno consegnato quasi 100 milioni di smartphone. Anche Lg è in forte crescita. Il tutto ai danni di produttori storici come Htc, Blackberry e Nokia, presenti nella top five dell’anno scorso.
Android resta il leader indiscusso sul mercato ed è questa la piattaforma dove i produttori investono di più. Tra i nuovi competitor c’è Firefox OS, l’interessante sistema operativo open source sviluppato da Mozilla e destinato soprattutto agli smartphone a basso costo, dove può dare risultati mai visti finora. Allo stand Mozilla c’era un prototipo di smartphone da 25 dollari realizzato dalla cinese Spreadtrum Communications. È basato su processore Arm Cortex-A5, supporta 3G, Wi-Fi e Bluetooth, ha una fotocamera da 2 Mpixel e un display da 3,5 pollici. Non un giocattolo come il prezzo farebbe pensare, ma un vero smartphone con tutto quello che serve.
Altra piattaforma interessante è Tizen, sistema a base Linux completamente open source che vuole superare i tanti limiti di Android (che ricordiamo, è open source solo in parte). Il consorzio che sviluppa Tizen è capitanato da Samsung e Intel e annovera molti altri grossi produttori di smartphone. Tizen è interamente basato sullo standard Html5 ed è giunto alla versione 2.2.1; è un Os molto giovane, con la versione iniziale datata gennaio 2012. Samsung e Intel arrivano da esperienze non proprio felicissime con i rispettivi sistemi operativi Bada e Meego; vedremo se l’unione delle forze porterà a qualcosa di successo.
Per quanto riguarda le tendenze di quest’anno per tablet e smartphone, non abbiamo visto grandi rivoluzioni quanto piuttosto un consolidarsi di alcune linee guida già espresse durante la scorsa edizione. I produttori si focalizzano su tutte le fasce di mercato, alta media e anche bassa, cercando di colmare qualsiasi nicchia lasciata aperta nel mercato. Le aziende cinesi, in particolare Lenovo, Huawei e Zte ma anche moltissime altre più piccole, stanno espandendo la loro presenza su tutta l’Europa. Puntano ad aggredire il mercato con prodotti molto potenti ma offerti a prezzi bassi. I grandi produttori lo sanno bene e hanno ancora dalla loro la potenza del brand sinonimo di qualità ; ma questo vantaggio potrebbe venir meno molto presto. (…)
Estratto dell’articolo pubblicato su PC Professionale numero 277