Successivo

Editoriale | Magazine

Le nuove sfide dell’It manager

Giorgio Panzeri | 5 Aprile 2017

Editoriale

Il mestiere degli It manager delle aziende medio grandi o di chi gestisce i server nelle piccole realtà  sta diventando […]

Il mestiere degli It manager delle aziende medio grandi o di chi gestisce i server nelle piccole realtà  sta diventando sempre più impegnativo. Il mondo è bello perché  è vario, si sa.

Ma la varietà  introduce una serie di variabili che vanno considerate nella realizzazione e gestione del sistema informativo. Una volta era tutto più semplice. I client erano desktop Windows e i processi erano pochi. Si lavorava più sulle personalizzazioni software che sulla gestione dei client. Pochi erano anche i sistemi mobili e quelli a disposizione in azienda erano dedicati alla forza vendita o ai manager. Oggi è tutto diverso e il responsabile dell’It in azienda si trova a dover affrontare temi che una volta non gli sarebbero neppure passati per l’anticamera del cervello: un ambiente misto da amministrare con sistemi operativi vari (Windows, Mac e Linux) ai quali si aggiungono quelli di smartphone e tablet (iOs, Android, Windows Phone) e  dei nuovi device legati all’Internet delle cose. Sistemi operativi e applicativi da tenere sotto controllo. Su tutto ciò pesa il problema della sicurezza che non è più legato a buone pratiche amministrative (come la semplice installazione di un antivirus) ma è sempre più connesso al singolo utente che è facilmente fuorviato dalle tecniche di social engineering dei malintenzionati. Un dipendente che con comprensibile ingenuità  apre una mail con un link a un ransomware non infetta solo il proprio computer, ma mette a rischio tutta la struttura informatica aziendale. Non è possibile semplicemente “blindare tutto” perché ci sono  problematiche legate alla libertà  individuale: anche rendendo tutti i processi più rigidi, come ci si comporta con i device personali che vengono comunque usati per il lavoro in azienda? Banalmente il ransomware è un programma che viene eseguito su un device: se nego i privilegi di amministratore all’utente e permetto l’installazione solo di programmi firmati dall’It aziendale riduco drasticamente la possibilità  di contagio, ma rendo tutto ingessato e poco flessibile. Per certe aziende potrebbe andar bene, ma per altre realtà   legate all’innovazione potrebbe essere deleterio.

Ultimo ma non meno importante, la maggior complessità  si scontra con i problemi di budget a cui vanno incontro i reparti It delle aziende, che vedono ridursi personale e investimenti a causa del periodo non certo florido nel quale stiamo vivendo.

Insomma, è una sfida che va affrontata e vinta. E come tutte le sfide può offrire molte soddisfazioni a chi ci si mette d’impegno. Siete amministratori di sistema? Raccontateci la vostra esperienza.