Il mercato dei notebook ci ha abituato a considerare i subnotebook dei veri propri gioiellini, da acquistare non negli economici negozi della grande distribuzione ma nei lussosi locali delle oreficerie. La compattazione della tecnologia si paga. La miniaturizzazione costa. E invece l’Eee Pc costa meno di un telefono cellulare un po’ evoluto: 299 euro. Sì sì, meno di trecento eurini e ha pure un hard disk allo stato solido. Niente a che vedere con l’Air di Apple per carità , che sfoggia ben 64 Gbyte di memoria allo stato solido, ma stiamo parlando anche di una differenza di prezzo abissale…
Sono riuscito a strappare dalle mani dei nostri tecnici la macchinetta per qualche ora, prima che tornasse in casa Asus. Così me ne son fatto un’idea e ora ve ne parlo. Cominciamo con le cose negative. Il display da 7″ è proprio piccolo, talmente piccolo che Asus ha già previsto una prossima versione del notebook con un ben più ampio display da 9 pollici. E non deve riprogettare nulla, perché ora intorno al 7″ sta li inutilizzata una bella cornice nera. Il disco è piccolo, ma proprio piccolo. 4 Gbyte (sì sì, non ho sbagliato a scrivere, sono proprio quattro Gbyte) sono pochi, anche se è stata utilizzata la nuova tecnologia degli hard disk allo stato solido. Tra sistema operativo e applicazioni rimangono liberi solo 1,3 Gbyte per i dati. Una miseria. Anche in questo caso arriveranno presto i modelli con disco SSD da 8 e 16 Gbyte. Ma il prezzo penso non sarà più lo stesso.
In realtà anche 1,3 Gbyte non sono poi pochissimi soprattutto se si tiene in conto a cosa può servire una macchina di questo tipo: per usare le applicazioni d’ufficio, scaricare la posta e navigare su internet. Magari anche vedere un po’ di foto o un Divx mentre si è in volo per lavoro, ma in questo caso occorrerà aumentare lo spazio di archiviazione aggiungendo una schedina Secure Digital da 2 o 4 Gbyte.
La dotazione e la struttura non sono invece niente male. Gli manca solo il Bluetooth. È un bell’oggetto, solido, ben fruibile in viaggio e che può essere usato anche dai bambini perché se cade a terra difficilmente si rompe.
La cosa che mi ha lasciato stupito è la velocità . La versione personalizzata per Asus di Xandros Linux parte in un amen. Schiacci il pulsante di accensione e sei quasi subito pronto a lavorare (beh, non siamo al livello dei palmari, ma lo startup è comunque molto rapido). L’interfaccia stessa è semplice e intuitiva. Poi, diciamocelo, quello che è importante è trovare e collegare il Wifi, navigare, scrivere e far di conto. Se dovete fare montaggi video, elaborazione fotografiche di pesanti file Raw, lasciate perdere, non è la missione di questo piccoletto (e forse neanche dell’Air anche se costa una fortuna in più).
Trovate la prova dell’Eee Pc su PC Professionale di febbraio e altre informazioni sul sito specifico di Asus