Da alcune settimane fioccano sul Web fotografie e presunte anticipazioni su quello che dovrebbe essere il nuovo iPhone “economico”, uno smartphone con iOS con prezzo ben inferiore all’attuale iPhone 5, collocato nella fascia dei 300-400 dollari. Dovrebbe essere prodotto non più da Foxconn ma da Pegatron Corporation (nata da uno spin-off di Asus e attuale produttore degli iPad mini) e dovrebbe essere in plastica anziché in vetro o alluminio. In realtà un prodotto del genere esiste già e potrebbe essere una valida base di partenza per un modello per il mercato di massa. Si tratta dell’iPhone 3GS, che chi scrive ha usato con soddisfazione fino all’inizio di quest’anno, quando è stato sostituito per un unico motivo. Il processore da 600 MHz non era più in grado di far girare con la massima fluidità (sottolineo massima, non sufficiente) il sistema operativo versione 6.1 e i navigatori Gps con mappe offline. Per il resto si tratta, ancora oggi, di un valido smartphone di fascia media. Un nuovo ipotetico modello ispirato al 3GS ma dotato di processore più potente, con un po’ di Ram in più, 8 Gbyte di storage, display da 3,5″ a definizione standard e apparato radio 3G, avrebbe tutto ciò che serve davvero. Niente display gigante o connettività 4G, il telaio va benissimo in policarbonato di buona qualità , mettiamoci anche il nuovo connettore Lightning, un’estetica leggermente ammodernata e l’iPhone per tutti è pronto.
Chi compra consapevolmente uno smartphone Apple lo fa non solo per l’hardware, che può essere più o meno all’avanguardia. Lo compra anche (se non soprattutto) per il software che c’è intorno, dal sistema operativo iOS con la sua imbattibile esperienza touch fino all’ecosistema iTunes con le centinaia di migliaia di app e contenuti disponibili (musica, libri e quant’altro). Questo è il vero valore di un dispositivo Apple, non il materiale con cui è costruita la scocca.
Pasquale Bruno