di Maurizio Bergami
Il 2013 non è iniziato bene per Microsoft. A marzo la Comunità Europea le ha inflitto una multa di oltre mezzo miliardo di euro per non aver rispettato i termini di un accordo del 2009 che prevedeva l’aggiunta a Windows del Choice Screen, una schermata per la scelta di un browser alternativo a Internet Explorer. Con l’arrivo del Service Pack 1 di Windows 7 il Choice Screen era sparito; dopo le proteste di Google e Opera era stata aperta un’inchiesta che si è conclusa di recente con la megamulta citata. Nonostante l’enormità della cifra, è probabile che la principale fonte delle preoccupazioni di Microsoft in questo inizio d’anno sia un’altra. Windows 8 non sembra infatti destinato a replicare il successo di Windows 7, e in un incontro con la stampa coreana uno dei dirigenti di Samsung Electronics è arrivato ad accostarlo al più grosso fallimento nella storia di Windows: “penso” – ha detto Jung Dong-Soo, presidente della divisione che produce chip di memoria – “che Windows 8 non sia migliore della precedente piattaforma Windows Vista”. Siamo certi che Dong-Soo non avesse intenzione di paragonare la qualità delle due versioni del sistema operativo, ma volesse semplicemente riferirsi al fatto che l’arrivo di Windows 8 non sembra aver stimolato quella ripresa del mercato in cui molti speravano. Ma se la qualità del prodotto è indiscutibile (per stabilità , prestazioni e supporto dell’hardware Windows 8 è senza dubbio migliore di Windows 7), la scelta di rendere obbligatoria la nuova interfaccia orientata ai sistemi touch – ancora rari, per non dire rarissimi – rischia non solo di disincentivare gli utenti di Windows 7 all’upgrade ma anche di confondere e magari irritare gli acquirenti di un computer con il nuovo sistema operativo. Tra tutti i nostri conoscenti che hanno provato Windows 8 – una trentina di persone, in maggioranza utenti esperti – solo uno si è dichiarato entusiasta della nuova interfaccia: tutti gli altri hanno avuto commenti critici (in qualche caso irripetibili…) e si sono affrettati ad installare una delle varie utility che permettono di utilizzare esclusivamente il vecchio desktop. A peggiorare la situazione, le App disponibili nello store Microsoft lasciano a desiderare per numero e qualità . L’obiettivo di 100.000 App entro fine gennaio – lo aveva indicato Keith Lorizio, VP di Microsoft Advertising, in un’intervista concessa poco prima del rilascio del sistema operativo – non solo non è stato raggiunto (a metà marzo le App sono meno di 50.000), ma con l’attuale ritmo di crescita sfondare quota 100.000 richiederà ancora molti mesi. Non è solo una questione di quantità : la qualità media delle App disponibili mi sembra davvero bassa, e ancora devo trovarne una che possa non dico giustificare l’adozione di Windows 8 ma anche soltanto invogliarmi a utilizzare la nuova interfaccia al posto del tradizionale desktop.