Se la fotografia è la vostra passione molto probabilmente avrete un portfolio composto da decine di belle immagini, spesso lodate – e magari invidiate – da parenti e amici. Con simili premesse dovrebbe essere facile tradurre questi apprezzamenti in immagini vendute. Eppure spesso, quando si prova a convertire i “like” con gli euro, l’uguaglianza non è poi così scontata. Infatti un conto è scattare foto che sia belle, piacevoli e interessanti, tutt’altra storia è invece creare fotografie che siano vendibili, ovvero che soddisfino le necessità di qualcun altro, tanto da spingerlo a pagare per averle. Il passaggio è cruciale, non tutto ciò che piace è anche facilmente vendibile.
di Valerio Pardi
Come in ogni business occorre analizzare il mercato, vedere cosa offre, confrontarsi con la concorrenza e decidere se il vostro “prodotto” in qualche modo è almeno all’altezza delle foto già presenti sulle piattaforme di vendita. Ovviamente sarebbe meglio se le vostre foto fossero, in qualche modo, uniche o con una personalità molto accentuata.
Tendenzialmente non è difficile vendere foto. Oggi le immagini vengono utilizzate in grande quantità e a livello mondiale riuscirete quasi sicuramente a ritagliarvi uno spazio. Piccolo o grande però dipenderà esclusivamente da voi. Gli aspetti chiave sono: qualità , scelta del soggetto e originalità della foto.
La scelta del soggetto è il primo passo, da compiere con cognizione di causa. Per scegliere i soggetti “giusti”, cercate di individuare cosa richiede il mercato. Sfogliate quante più riviste possibili (sia generaliste che di settore) e vedete il tipo di immagini utilizzate per corredare gli articoli.
Il passo successivo è analizzare i siti di microstock, per capire qual è il livello qualitativo delle immagini. È un passaggio critico ma fondamentale per capire se le vostre capacità tecniche vi permetteranno di confrontarvi alla pari con le fotografie già presenti. Se così non fosse, probabilmente tentare di vendere le vostre foto sui siti di microstock si rivelerebbe solo una grande delusione. Ovviamente, questo può essere preso anche come sfida per migliorare il vostro modo di fare foto, la tecnica e magari anche la strumentazione usata. Un obiettivo chiaro da perseguire può spronare chiunque al miglioramento personale.
La scelta di immagini da vendere può essere fatta anche sul vostro archivio, non necessariamente andranno realizzate ad hoc. Questo vi consentirà di partire già con un discreto numero di immagini da proporre per la vendita.
La scelta del soggetto
Le immagini delle vacanze sono spesso le più facili da selezionare per la vendita, ma sono anche le più inflazionate. Occorre cercare qualche inquadratura che sia particolarmente personale o che possa funzionare per descrivere una certa situazione. In questo caso sarà più facile venderle.
Attenzione alla presenza però di persone o marchi all’interno della fotografia. Per i primi sarà necessario fornire anche una liberatoria firmata dalle persone presenti nella foto, mentre loghi o marchi non sono consentiti. Alcuni siti di microstock permettono però di caricare foto con la presenza di persone, ma non come soggetti principali, o loghi, indicandole come immagini editoriali, ovvero utilizzabili solamente per scopi illustrativi ad articoli e non, ad esempio, per una pubblicità .
Un soggetto sempre molto apprezzato su tutti i siti di microstock è il cibo. Le immagini di food sono sempre richieste e avendo a disposizione soggetti dalle combinazioni multiple non è poi così difficile creare immagini diverse dalla massa. Inoltre è un settore piuttosto stagionale. Anticipando la realizzazione delle foto di un determinato soggetto, è possibile far trovare ai possibili acquirenti le foto che stanno cercando al momento giusto. Ad esempio, per il Natale si vendono molte immagini a tema – albero addobbato, panettone sul tavolo, pacchi regali, ecc… – e se si caricano con il giusto anticipo foto di questi soggetti, si avrà la quasi matematica certezza di vedere aumentare significativamente il numero di foto vendute. Di norma tale anticipo deve essere di circa 30-45 giorni dall’evento. Ciò permette anche alle pubblicazioni mensili di riuscire ad acquistare le vostre foto in tempo utile per la stampa della rivista. I siti web invece acquisteranno le foto più a ridosso dell’evento, con il risultato, per voi, di avere una finestra utile per la vendita piuttosto ampia. Considerando, infine i tempi per la realizzazione delle immagini a tema, e quelli necessari per la verifica e l’approvazione delle agenzie di microstock, dovremo muoverci circa due mesi prima.
Un tema sempreverde è quello relativo al mondo del business, dal lavoro in ufficio alla finanza. In questi casi l’aiuto di un amico che faccia da modello può essere una soluzione valida per realizzare immagini che godono di una discreta richiesta, anche se la concorrenza è ampia e agguerrita. L’ideale sarebbe trovare nicchie poco coperte in termini di immagini presenti sui siti di microstock. Immagini tecnicamente complesse come macro ad alti ingrandimenti, fotografia di natura “spettacolari” o inusuali, astrofotografia, scene di eventi naturali, e così via sono soggetti piuttosto “facili” da vendere. (…)
Estratto dell’articolo di 11 pagine pubblicato su PC Professionale di agosto 2014