Il tradizionale appuntamento del Mobile World Congress è l’occasione per fare il punto sul mercato della mobility. Scopriamo i nuovi prodotti in arrivo e i traguardi della tecnologia.
di Pasquale Bruno
Anche il 2013 per il Mobile World Congress è stato un anno di grande crescita. Il tradizionale appuntamento di Barcellona, lo ricordiamo, è diventato il più importante evento europeo focalizzato su telefonia, mobilità , telecomunicazioni e servizi connessi. Con la nuova location, situata nella zona Fira Gran Via della città , lo spazio espositivo è cresciuto da 70.000 a 94.000 metri quadrati; i visitatori sono stati più di 72.000, provenienti da 200 Paesi, contro i 67.000 dell’edizione 2012. Le aziende ospitate sono state 1.700, un leggero aumento rispetto alle 1.500 dell’anno passato. I 3.400 giornalisti presenti non hanno avuto certo modo di annoiarsi: ci sono state oltre 40 tra conferenze e seminari durante i quattro giorni della manifestazione, dal 25 al 27 febbraio, senza contare gli incontri e le presentazioni di domenica 24. Insieme all’IFA di Berlino, che si tiene a fine agosto, il Mobile World Congress è rimasta l’unica fiera europea a tema informatico di un certo spessore.
Febbraio è tradizionalmente tempo di bilanci per le vendite dell’anno passato e poco prima dell’apertura della manifestazione i grandi istituti di ricerca hanno pubblicato le loro analisi. Una delle più recenti è quella di Gartner: in ambito smartphone, l’ultimo trimestre del 2012 ha visto un netto progresso delle vendite di terminali con Android, seguendo un trend in crescita ormai da molti anni. La differenza rispetto allo stesso periodo del 2011 è un aumento nelle vendite dell’88%, passando da 77 a 144 milioni di pezzi in tutto il mondo. Anche Apple è cresciuta durante la stagione natalizia, passando da 35 a 44 milioni di pezzi; la sua quota di mercato però è in calo, passata dal 23,6% al 20,9% rispetto allo stesso periodo del 2011. È andata peggio a BlackBerry, che ha perso il 44%; l’azienda canadese punta alla riscossa nel 2013 con un sistema operativo profondamente rinnovato, BlackBerry OS 10, e una serie di telefoni più attenti alle tendenze e ai bisogni dell’utenza più esigente.
La diffusione dei sistemi operativi Microsoft, grazie a Nokia, è cresciuta del 126% rispetto all’anno scorso ma i numeri restano bassi: negli ultimi tre mesi del 2012 sono stati venduti “solo” 6,1 milioni di smartphone. Si può parlare senz’altro di crescita, ma non di boom, specie se si osservano i numeri di Android. In pratica oltre uno smartphone su due ha a bordo il sistema operativo di Google.
Infine, Symbian sembra avere i mesi contati, almeno sui terminali evoluti; ha perso l’86% del suo mercato e si avvia verso il dimenticatoio, anche perché Nokia ha annunciato di non voler più sviluppare nuovi smartphone con Symbian (diverso è il discorso per cellulari e feature phone, dove gode di ottima salute).
Android resta la piattaforma di riferimento dove i produttori concentrano i loro maggiori sforzi; quest’anno abbiamo visto due novità , Firefox OS di Mozilla e Ubuntu Touch di Canonical: il primo è destinato agli smartphone a basso costo, soprattutto da vendere nei paesi emergenti, mentre il secondo è più versatile e non ha mancato di suscitare la curiosità dei tradizionali utenti Linux, degli smanettoni o dei programmatori a cui va stretto il sistema operativo di Google. La loro strada è comunque tutta in salita e c’è da costruire da zero un nuovo mercato; i primi bilanci si potranno fare solo tra qualche mese. (…)
Estratto dell’articolo di 12 pagine pubblicato sul numero 265 di PC Professionale