Successivo

Magazine

Multifunzioni e stampanti wireless

Redazione | 29 Gennaio 2014

Preview

Analizzando le trasformazioni e le tendenze in atto nel mondo del lavoro e la conduzione delle attività  in aziende di […]

Schermata 2014-01-29 a 15.58.25

Analizzando le trasformazioni e le tendenze in atto nel mondo del lavoro e la conduzione delle attività  in aziende di ogni dimensione in relazione agli strumenti informatici, si possono individuare quattro elementi chiave che definiscono il nuovo stile dell’Information Technology: i big data (grandi volumi di dati), il cloud, la sicurezza, il mobile computing. Oggi, i dati rappresentano una delle risorse più preziose per lo sviluppo degli affari. La creazione, l’analisi, la distribuzione e la condivisione rapida delle informazioni sono attività  strategiche. Accesso e gestione dei dati, però, devono avvenire in sicurezza all’interno e all’esterno del perimetro aziendale attraverso infrastrutture di rete adeguatamente protette.

di Marco Martinelli e Sergio Lorizio

ICON_EDICOLANella cosiddetta era post Pc, tuttavia, ci muoviamo in uno scenario in cui i dispositivi mobili utilizzati come strumenti di lavoro sono in costante crescita (secondo le stime di Idc, nel 2015 il 37 per cento della forza lavoro su scala mondiale sarà  rappresentata da utenti mobili), e ciò non di rado avviene secondo un modello ibrido in cui i confini tra uso privato e professionale sono spesso sfumati. In parallelo, si va diffondendo il fenomeno del Byod (Bring your own device, porta i tuoi dispositivi), l’uso in ufficio di strumenti informatici personali. Questa mole di dispositivi, almeno in parte fuori controllo, sottopone i reparti It a nuove sfide per fronteggiare i fattori di rischio per la sicurezza che comportano quando politiche restrittive di accesso alla rete non sono applicabili per esigenze di produzione. Uno di questi riguarda la necessità  di stampare documenti direttamente dai dispositivi mobili.

Sotto questo profilo, la maggioranza delle unità  di stampa delle ultime generazioni è in grado d’interfacciarsi anche in modalità  autonoma a dispositivi remoti in rete locale e attraverso Internet, arrivando anche a connettersi direttamente a servizi cloud e social network per stampare, archiviare e condividere documenti e immagini. L’evoluzione di tecnologie già  consolidate e l’implementazione di nuovi protocolli di comunicazione possono migliorare ulteriormente l’esperienza d’uso e l’interazione tra periferiche di stampa e smartphone e tablet.

Stanno emergendo, proprio in questi ultimi mesi, le unità  dotate di connettività  Wi-Fi Direct e Nfc, due soluzioni wireless che mettono in comunicazione diretta le apparecchiature elettroniche senza necessità  di accedere alla rete locale.

Delle due, la tecnologia Nfc (Near field communication, comunicazione a corto raggio) è la più interessante e innovativa. Sfruttando il fenomeno dell’induzione elettromagnetica, abilita la comunicazione bidirezionale tra dispositivi posti a breve distanza l’uno dall’altro (entro 5 cm) e crea una connessione da punto a punto che opera nella banda dei 13,56 Mhz e trasferisce dati fino a 800 Kbps. Attualmente, Nfc è utilizzata per tre diverse tipologie di applicazioni: i pagamenti elettronici (emulazione Pos), la lettura di etichette elettroniche (tag Nfc) passive (per esempio, i biglietti elettronici) e la comunicazione peer-to-peer tra dispositivi compatibili, come avviene con l’applicazione Beam di Android 4 per trasferire dati tra smartphone basati sullo stesso sistema operativo.

Dal punto di vista dell’utilizzo pratico con le periferiche di stampa, l’aspetto che più ci interessa riguarda proprio la semplificazione del processo di connessione tra smartphone/tablet e periferica di stampa, in cui Nfc si fa carico in modo del tutto trasparente per l’utente del collegamento e del passaggio del controllo del trasferimento dati a un protocollo ad alte prestazioni, tipicamente il wireless diretto. In sostanza, l’utente non deve far altro che accostare telefonino o tablet al tag Nfc presente sulla stampante per stabilire una connessione immediata con l’apparecchio, lanciare l’app dedicata per dispositivi mobili che ciascun produttore di stampanti mette a disposizione gratuitamente ed eseguire le operazioni consentite, come la scansione e la stampa di documenti e immagini archiviati nella memoria del dispositivo stesso.

Queste prerogative sono disponibili anche con il Wi-Fi Direct, la seconda modalità  di connessione wireless diretta – cioè senza intermediazione di un router Wi-Fi o di un access point – tra unità  di stampa e device mobili. Rispetto a Nfc, però, si rinuncia all’immediatezza e alla semplicità  del collegamento: abilitata la funzionalità  sulla stampante (che a seconda dei modelli può essere configurata anche come punto di accesso per più apparecchi), è necessario collegare il dispositivo mobile alla stessa rete senza fili gestita dalla periferica e, almeno la prima volta, digitare l’eventuale password di protezione.

Per verificare l’efficacia di queste nuove soluzioni di connettività  abbiamo provato in laboratorio i primi modelli giunti sul mercato – la multifunzione inkjet MFC-J6920DW di Brother e la Mfp laser monocromatica Xpress M2070FW di Samsung – che mettono a disposizione degli utenti queste nuove tecnologie di connessione.

Abbiamo poi testato anche un terzo prodotto molto interessante per i clienti HP: l’economico Nfc/Wireless 1200w Mobile Print Accessory, un apparecchio che abilità  Wi-Fi, wireless direct e Nfc sulle unità  inkjet e HP post 2008 dotate della sola porta Usb.

I risultati delle prove sono stati interessanti e convincenti, anche se allo stato ci sono ancora alcuni aspetti migliorabili. (…)

Estratto dell’articolo pubblicato su PC Professionale numero 275