Il Mobile World Congress di quest’anno si è aperto non proprio sotto i migliori auspici. Per la prima volta da quando esiste il mercato degli smartphone si è registrato un calo nelle vendite nell’ultimo trimestre del 2017, proprio nel periodo che comprende i regali di Natale. Gartner ha certificato un calo del 5,6% a livello mondiale, che si traduce in circa 25 milioni di dispositivi venduti in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Apple e Samsung sono quelli che hanno perso di più, invece i produttori cinesi come Huawei e Xiaomi sono riusciti comunque a guadagnare qualcosa in un quadro generale in perdita.
Secondo Gartner il motivo è chiaro: i consumatori cambiano meno spesso il telefono, magari ne comprano uno più costoso ma lo tengono più a lungo. In questo trend gioca un ruolo importante anche la percezione di una mancanza di reale miglioramento tra un nuovo modello e quello precedente; a torto o a ragione, una nuova generazione di smartphone non invoglia più gli utenti a fare il passaggio. Forse anche per questa situazione poco incoraggiante, l’edizione 2018 del Mobile World Congress, la più importante manifestazione europea a tema mobility e networking, è apparsa un po’ sottotono. A livello di prodotti non si è vista la consueta valanga di novità; esclusi alcuni produttori cinesi e un paio di nomi come Samsung o Nokia, c’è stato poco che ha davvero catturato l’attenzione. Pochi i notebook e i tablet, pochissimi gli smartwatch, nessuna novità di scenario quanto piuttosto un miglioramento di tecnologie già esistenti.
Discorso smartphone a parte, il tema della connettività 5G è stato rilevante, in vista della prossima scadenza che vede nel 2020 il lancio delle prime offerte commerciali. Il 5G viaggia in parallelo al mondo IoT (Internet of Things), alle auto sempre più intelligenti, alla realtà virtuale o realtà aumentata, alle smart cities. L’enormità di questo mercato, da riempire entro pochissimi anni, suscita l’attenzione di tutti. Probabilmente proprio per questi temi le aziende presenti sono leggermente cresciute, passando da 2.300 a 2.400; invece i visitatori complessivi sono stati 107 mila, in calo a fronte dei 108 mila dell’anno scorso.
Tornando al settore smartphone, i trend tecnologici del 2018 vedono l’adozione di display sempre più grandi in formato 18:9, più comodi da utilizzare con una sola mano. La cosa interessante è che i display 18:9 sono approdati anche sui telefoni economici, persino sugli entry level da 100-150 euro. Il secondo trend è l’intelligenza artificiale, che (questa volta sui modelli top o almeno di fascia media) applicata alla fotocamera permette di ottenere foto migliori senza dover ricorrere alle impostazioni manuali, riconoscendo automaticamente il tipo di soggetto e le condizioni di luce.
Grande interesse ha suscitato poi Android Oreo Go Edition sugli smartphone super economici, dedicati in particolare ai mercati in via di sviluppo. Questa versione leggera di Android 8 riesce a funzionare decentemente anche su smartphone sotto i 100 euro dotati di un solo gigabyte di Ram. (… continuate a leggere sul numero 325 di PC Professionale)