Una delle domande che mi ponevano spesso fino a qualche anno fa era: «Devo cambiare il computer, cosa mi consigli? Quale sistema operativo devo usare?». Già il sistema operativo. È vero che acquistando un computer (desktop o notebook è lo stesso) il sistema operativo era già in dotazione e quindi la grande scelta era tra il mondo Apple e quello Windows, con il povero Linux relegato ad essere il prodotto ideale per i computer obsoleti o per i più esperti. Però nessuno mi chiedeva: «Ho questa esigenza, ho bisogno di un computer per queste specifiche attività , cosa mi consigli?» No, la domanda si limitava a: «qual è il sistema operativo migliore?» Ma in quale senso un sistema operativo può essere migliore? Adesso gli amici non mi chiedono più consigli sui sistemi operativi per Pc.
La domanda più ricorrente è: «Devo cambiare il telefono (o il tablet), è meglio Apple o Google?» Ora è Microsoft, con Windows Phone, a dover rincorrere gli altri. È un’evoluzione inevitabile perché la domanda cresce in modo esponenziale per i prodotti di mobilità estrema. Ecco perché anche i nuovi sistemi operativi per notebook o desktop si devono costantemente adeguare: su questo numero trovate le prove del nuovo Apple OS X 10.10 Yosemite e della versione preliminare di Microsoft Windows 10 che è stata distribuita pubblicamente a fine settembre. Vi lascio ai due articoli per scoprirne i segreti. Quello che trovo interessante è proprio come entrambe le multinazionali abbiano lavorato per rendere sempre più vicini i mondi del mobile e del computing.
Certo, è cambiato anche il vestito (grafica e icone, per rendere l’ambiente più vicino ai gusti attuali) ma le grandi novità sono quelle meno visibili. Apple da un lato ha rilasciato Yosemite insieme a iOS 8.1 (il sistema operativo per iPhone e iPad) usando iCloud Drive come collante tra i due mondi, per una sincronizzazione avanzata. Stai scrivendo in treno sul tuo tablet? Arrivi in ufficio, accendi il Mac e ti trovi con il programma di scrittura attivo e il documento su cui stavi lavorando già aperto. Per ora sono pochi i programmi che sfruttano le nuove funzionalità , ma è stata aperta la porta verso un nuovo sviluppo. Microsoft, da parte sua, sta lavorando a un sistema operativo unificato, un prodotto che vada bene su tutti i dispositivi, dal desktop allo smartphone. Un ambiente unico basato su due pilastri fondamentali: la soddisfazione dell’utente (anche di chi usa il computer e che non ha mai apprezzato Windows 8) e dello sviluppatore, che finalmente potrà realizzare applicazioni fruibili senza problemi su ogni dispositivo, compreso il prossimo smartwatch che tra poche settimane annuncerà Microsoft. Insomma, il futuro è nella mobilità , anche quando siamo in ufficio seduti davanti al nostro computer.