L’architettura Polaris punta a rivoluzionare il segmento medio del mercato e a democratizzare la tecnologia VR.
di Michele Braga
Dopo un primo assaggio avuto lo scorso giugno in occasione del Computex 2016 di Taipei e dopo le anticipazioni emerse in occasione dell’E3 di Los Angeles, il 29 giugno AMD ha ufficialmente lanciato sul mercato la prima Radeon basata sull’architettura di nuova generazione nota come Polaris. Oggi potete acquistare la Radeon RX 480 che apre la strada al rinnovamento della fascia intermedia del mercato: l’obiettivo è quello di ampliare la platea dei videogiocatori con un modello capace di ottime prestazioni alle alte risoluzioni, capace di fornire una buona esperienza con i visori VR, dotato di nuove funzioni dedicate al multimediale, il tutto a un prezzo decisamente aggressivo.
Abbiamo partecipato all’evento europeo che Amd ha tenuto a Monaco in occasione del lancio ufficiale della Radeon RX 480, ma già dalla settimana precedente abbiamo avuto modo di provare e analizzare in redazione il modello di punta della linea Radeon che utilizza l’architettura Polaris. Dopo il lancio della Radeon RX 480 seguirà quello dei due modelli Radeon RX 470 e Radeon RX 460 – nel momento in cui scriviamo AMD non ha ancora rilasciato date ufficiali relative all’inizio della commercializzazione di questi modelli – che andranno a completare l’offerta Amd con prodotti di gamma più bassa.
Queste due schede sfrutteranno nel primo caso una versione ridotta di Polaris 10 e il processore grafico Polaris 11 nel secondo caso. La Radeon RX 470 è indicata come la scheda ideale per eseguire videogiochi alla risoluzione massima di 1.920 x 1.080 pixel, mentre la Radeon RX 460 è indirizzata a quella categoria di utenti che giocano con titoli videoludici meno esosi dal punto di vista della potenza grafica e di calcolo o che si cimentano negli eSport dove spesso la risoluzione e la qualità grafica è sacrificata a favore di migliori prestazioni gioco. La Radeon RX 480 – oggetto di questa prova – è la soluzione con la quale Amd intende permettere un’esperienza di gioco gratificante sopra la risoluzione di 1.920 x 1.080 pixel e che, soprattutto, mira a fornire a tutti la potenza di calcolo sufficiente per sperimentare la tecnologia VR per la realtà virtuale.
L’attuale linea di prodotti Radeon risulta piuttosto articolata in quanto il segmento di fascia più alto è tutt’ora presidiato dai modelli Radeon Pro Duo, Radeon R9 Fury X, Radeon R9 Nano e Radeon R9 Fury. Queste schede sfruttano il processore grafico Amd Fiji – nelle due versioni XT e Pro – che è stato il primo e che al momento è anche l’unico sul mercato ad utilizzare memorie di tipo HBM (High Bandwith Memory) se si esclude l’acceleratore Nvidia Tesla P100 con architettura Pascal che in questa particolare configurazione impiega memorie di tipo HBM 2. Proseguendo dal segmento di fascia alta a quello medio dei prodotti Radeon incontriamo i nuovi modello Radeon RX 480, Radeon RX 470 ed RX 460 che rimpiazzeranno progressivamente l’intera offerta Amd per il mercato di fascia media e bassa.
Trovi l’articolo completo su PC Professionale di luglio 2016, in edicola