Alla velocità con cui oggigiorno si cambia lo smartphone, alzi la mano chi non ha almeno un vecchio modello abbandonato in fondo a un cassetto ma perfettamente funzionante. A volte si tratta di oggetti che in realtà possono ancora rivelarsi utili, persino facendo risparmiare dei soldi per l’acquisto di un dispositivo dedicato. Uno smartphone, anche obsoleto, ha ancora dalla sua una grande versatilità, essendo dotato di un gran numero di componenti utili (Gps, rete Wi-Fi e Bluetooth, porta Usb, schermo e fotocamera) che possono essere sfruttati per vari scopi.
Un modello di qualche anno fa con processore dual core e solo 1 GB di Ram, magari con schermo al di sotto dei 5 pollici, probabilmente non è più in grado di garantire un’esperienza fluida con le app moderne, divenute molto pesanti (vedi Facebook, i giochini 3D e i filmati in 4K) ma può essere utile per molti altri scopi originali e interessanti. In questo articolo vi suggeriamo alcuni usi alternativi per il vecchio smartphone o tablet, sia esso basato su Android o iOS, per la casa, l’ufficio o per i viaggi.
Probabilmente ci sarà da spendere qualche euro per gli accessori, ad esempio per un supporto da tavolo; in commercio ne esistono centinaia, di tutti i tipi e di tutte le forme. In questo caso Amazon è un’ottima vetrina per scegliere il modello giusto. Per alcuni progetti è più indicato un supporto da muro, mentre per l’auto potete scegliere tra un classico supporto a ventosa per il parabrezza o uno magnetico da fissare alle bocchette di aerazione. In questo caso sarà necessario attaccare sul retro del telefono una placca metallica adesiva, oppure andrà semplicemente piazzata tra il telaio e la cover, se ne usate una.
Altro accessorio utile è un cavo di alimentazione Usb sufficientemente lungo (meglio non andare oltre i due metri, però), una docking station auto alimentata oppure un cavetto Usb Otg (On The Go). Questo in pratica converte la porta micro Usb del dispositivo in una porta Usb standard, a cui si possono collegare numerosi accessori come tastiere, mouse, joypad, chiavette Usb, lettori di schede di memoria o persino hard disk esterni (auto alimentati). Si può anche collegare un semplice hub Usb per utilizzare più accessori contemporaneamente. L’unica cosa è verificare che il proprio telefono o tablet Android supporti la modalità Otg, perché non è scontato.
Se avete un vecchio dispositivo che non utilizzate, non fate l’errore di lasciarlo con la batteria scarica per mesi o anni. Ricaricatelo di tanto in tanto, almeno ogni due mesi, per evitare che la batteria si degradi irrimediabilmente. Molti dei progetti illustrati sulle prossime pagine prevedono un cavo di alimentazione sempre connesso, ma se la batteria si degrada profondamente potrebbe gonfiarsi e rendere il dispositivo anche pericoloso da maneggiare. Ci sono poi alcuni frangenti in cui anche uno smartphone con schermo danneggiato può risultare utile, per esempio come videocamera di sorveglianza o come media server.
Un dispositivo datato potrebbe avere un firmware molto vecchio, incompatibile con le app più recenti. Per l’aggiornamento rimandiamo al box separato; sappiate comunque che persino il primo iPad, fermo alla versione 5.1.1 di iOS rilasciata nel lontano 2011, può essere ancora sfruttato per leggere le email, come cornice digitale, ebook reader o player audio. Per il molto più variegato mondo Android, il minimo indispensabile è avere la versione 4.4 del sistema operativo, che può bastare per la maggior parte degli utilizzi proposti. Quando dichiarata, abbiamo riportato la versione minima di Android e iOS richiesta per il funzionamento di una data app. (… continuate a leggere sul numero 324 di PC Professionale)