Tre scanner di documenti compatti e leggeri, adatti per il piccolo ufficio e per gli utenti mobili.
di Sergio Lorizio e Marco Martinelli
L’evoluzione delle tecnologie informatiche ha reso disponibili strumenti che facilitano e velocizzano lo svolgimento di attività complesse e ripetitive, abbattendone i costi e migliorando l’organizzazione e l’accesso alle informazioni. Ne sono esempi emblematici gli scanner documentali, apparecchi ottimizzati per eseguire scansioni in volumi di originali cartacei per applicazioni di archiviazione e gestione elettronica dei dati. I tre modelli entry-level leggeri, compatti e trasportabili che vi presentiamo in queste pagine si rivolgono a quanti richiedono una soluzione semplice e affidabile per digitalizzare documenti in un piccolo ufficio, in uno studio professionale e in mobilità . Sono stati pensati per utenti non necessariamente esperti di tecniche di scansione, ma che comunque devono dedicare una parte della loro attività all’acquisizione di documenti. Per tale motivo, questi tre prodotti implementano soluzioni e automatismi che semplificano l’intero processo di scansione e provvedono a elaborare gli originali in modo da ottenere risultati di qualità praticamente anche senza intervento dell’operatore.
Ciò grazie a pulsanti rapidi programmabili per richiamare profili di cattura specifici per un certo tipo di input e di output, funzioni automatiche di ritaglio e raddrizzamento delle pagine, per la conversione tramite Ocr in formati di file rieditabili, per il salvataggio dei file in locale e la distribuzione diretta su cartelle di rete o via posta elettronica. E, in due modelli su tre, anche su servizi basati sul cloud, come Dropbox, Evernote, Google Drive e SharePoint, perché in un’epoca di dispositivi mobili sempre connessi la facilità di condivisione, accesso e reperimento delle informazioni sono fattori vitali per il business.
Non è un caso che uno dei tre prodotti – l’ImageFormula P-215 di Canon – disponga di un accessorio wireless opzionale che, oltre a fornire l’alimentazione richiesta dall’apparecchio, permette di eseguire scansioni sia in ambienti con access point sia in modalità diretta (peer-to-peer) su device mobili iOS e Android attraverso App dedicate. Una funzione che in molti modelli portatili di prossima generazione sarà probabilmente fornita di serie, così chi lavora fuori sede non avrà più la necessità di collegare lo scanner al notebook per essere operativo: basterà lo smartphone o il tablet.
Per le prove dei tre prodotti abbiamo utilizzato un Pc desktop per cronometrare i tempi d’esecuzione dei singoli test e un notebook per le valutazioni d’uso “on the road” (entrambe le macchine erano basate su Windows 7 Professional). Abbiamo cercato di ricreare le condizioni di utilizzo reale delle periferiche, scegliendo una gamma eterogenea di originali sia a livello di tipologia sia di formato: dai classici documenti A4 in bianco e nero e a colori, a biglietti da visita, fatture, brochure, ricevute fiscali, stampe fotografiche e pagine di riviste. Per valutare la facilità d’uso degli apparecchi, ne abbiamo esaminato il comportamento anche in modalità completamente automatica, utilizzando, se possibile, i profili di scansione predefiniti associabili al tasto d’avvio rapido. Abbiamo poi considerato l’integrazione con la rete e con i dispositivi mobili, la qualità delle applicazioni a corredo e la capacità di creare e gestire i formati di file più diffusi, Pdf su tutti. Ne è emerso che, per la maggioranza degli utenti, questi tre prodotti possono essere compagni di lavoro affidabili sia in ufficio sia fuori sede. (…)
Estratto dell’articolo di 9 pagine pubblicato sul numero 263 di febbraio di PC Professionale
Modelli provati:
– Canon ImageFormula P-215
– Fujitsu ScanSnap s1300i
– Plustek MobileOffice D430