Quanto “vale” oggi uno smartphone? Ha senso spendere più di 500 euro per un dispositivo mobile? Sono forse queste le prime domande che sorgono alla mente di chi si appresta ad acquistare un telefono cellulare evoluto, soprattutto se la scelta cade su un apparato Android. Se Apple si è storicamente focalizzata con il suo iPhone sulla fascia alta del mercato, il mare magnum dell’offerta Android propone terminali per tutte le tasche, dagli economicissimi apparati disponibili a meno di 100 euro, sino ai modelli più prestigiosi che sfiorano i 700 euro, passando per tutta una serie di fasce intermedie senza soluzione di continuità . Questo mese ci concentriamo sui top di gamma, presentando quattro modelli di ultima generazione proposti da Htc, Lg, Samsung e Sony a prezzi di listino variabili dai 600 ai 700 euro. Si tratta di smartphone che offrono il non plus ultra della tecnologia, anche se mai come oggi questa soglia è destinata a spostarsi rapidamente. Samsung ha appena lanciato sul mercato il suo Galaxy S4, erede di quell’SIII in grado di totalizzare cifre record di vendita ( oltre 20 milioni di pezzi nei primi 100 giorni), Htc non è stata a guardare lanciando uno dei terminali più eleganti degli ultimi mesi. Alla sfida non si sono sottratte Sony, con il suo nuovo Xperia Z, e Lg che dopo aver prodotto per Google il Nexus 4 ha esordito sul mercato con il fratello gemello Optimus G.
di Simone Zanardi
Tornando alla domanda con cui abbiamo esordito, per capire se un telefono top di gamma è realmente adatto alle vostre esigenze è innanzitutto indispensabile chiarire quali sono i reali benefici apportati da questi dispositivi rispetto a quelli di fascia inferiore.
Innanzitutto, la componentistica hardware è di primo piano, con processori quad core che ormai sfiorano la soglia dei 2 GHz e sono in grado di produrre prestazioni inimmaginabili per un dispositivo mobile sino a pochi mesi fa. Oltre a consentire una navigazione più fluida all’interno del sistema operativo Android (oggi quanto mai esoso di risorse hardware), la potenza di calcolo si riflette nella possibilità di elaborare in tempo reale gli scatti e i filmati ripresi con la fotocamera dello smartphone, nella riproduzione di filmati in alta definizione senza incertezze, oltre che in ambito ludico, dove gli smartphone sembrano destinati a soppiantare le console da gioco portatili tradizionali.
Altro fiore all’occhiello dei terminali in prova sono poi gli schermi: la tendenza imperante nel mercato Android è di produrre display sempre più ampi e di qualità ; se le dimensioni maggiorate possono non aggradare a tutti (un terminale con pannello da 5 pollici non è facilmente utilizzabile con una sola mano), sui progressi in termini di resa delle immagini c’è poco da eccepire: le ultime tecnologie Amoled, Ips e Tft offrono colori sempre più brillanti, una buona usabilità anche in presenza di luce diretta del sole e, soprattutto, una densità di pixel elevatissima.
Nel giugno del 2010, quando Apple presentò al mondo il suo Retina Display, tutti restarono basiti di fronte a un pannello che poteva contare su ben 325 punti per pollice. Oggi Htc con il suo Full Hd da 4,7″ è giunta a 469 Ppi, mentre il pannello dell’Lg Optimus G, il meno “denso” tra quelli in prova, offre comunque 318 Ppi, essenzialmente la soglia del Retina Display. (…)
Estratto dell’articolo pubblicato sul numero 267 di PC Professionale
Gli smartphone Android provati
- Htc One
- Lg Optimus G
- Samsung Galaxy S4
- Sony Xperia Z