Lo sviluppo di Internet non procede in modo uniforme: alcuni servizi negli ultimi 20 o 25 anni sono rimasti sostanzialmente identici, mentre altri si sono evoluti al punto da essere ormai lontani parenti di quelli del passato. La posta elettronica o i newsgroup Usenet, per esempio, non sono cambiati in modo sostanziale; il Web, al contrario, si è trasformato in maniera radicale, da un semplice ipertesto a una piattaforma programmabile capace di rivaleggiare per potenza e flessibilità con le applicazioni tradizionali. Parte del merito di questo sviluppo va ascritto al miglioramento delle prestazioni dei computer e dei dispositivi mobili: le applicazioni Web sono quasi interamente basate su linguaggi interpretati (o pseudocompilati in tempo reale) come JavaScript o Php, che non possono rivaleggiare dal punto di vista della velocità di esecuzione con il codice compilato e ottimizzato per l’hardware di destinazione.
di Dario Orlandi
La potenza di elaborazione dei computer moderni, però, è tale da garantire comunque prestazioni più che sufficienti per le applicazioni comuni. Inoltre i servizi Web possono sfruttare in maniera efficace e trasparente la potenza di calcolo remota: per esempio, un’applicazione online dedicata al fotoritocco si appoggia alla potenza di calcolo del computer locale per visualizzare l’interfaccia e gestire l’interazione sfruttando JavaScript e Html5, ma le risorse di elaborazione necessarie per applicare un filtro o ridimensionare un’immagine provengono dai server nel cloud su cui gira. Mescolando elaborazione locale e remota, le applicazioni Web riescono a proporsi come alternativa credibile ai software locali in molti ambiti. In più hanno alcuni vantaggi unici, intimamente connessi alla loro struttura: il più evidente è la possibilità di accedervi ovunque ci si trovi, con qualsiasi computer o dispositivo. Ma non solo: oltre alle applicazioni, anche i dati sono automaticamente a disposizione di tutti i device (purché connessi a Internet), senza che ci si debba preoccupare di copiare, spostare, sincronizzare o inviare le informazioni.
Come vedremo nelle prossime pagine, moltissimi servizi offrono funzioni di integrazione, automazione e interfacciamento verso altri strumenti basati sul Web: per ritornare all’esempio precedente, un servizio di fotoritocco online potrebbe caricare l’immagine da modificare direttamente dall’archivio di Flickr, e poi pubblicare il risultato dell’elaborazione sul profilo di Facebook, senza che il file venga mai scaricato in locale. Per questo articolo abbiamo selezionato dieci servizi Web in altrettante categorie: abbiamo scelto prodotti completi, funzionali e facili da utilizzare, usabili anche gratuitamente. Moltissimi servizi Web, infatti, si basano sul modello freemium: offrono cioè l’accesso gratuito alle funzioni di base, e propongono poi abbonamenti a pagamento per chi necessita di strumenti più potenti o avanzati. Ciascuno dei servizi presentati è accompagnato da un suggerimento pratico, per consentire anche a chi lo utilizza per la prima volta di sfruttarne le funzioni più evolute, e da un riquadro in cui illustriamo alcuni altri servizi della stessa categoria: non soltanto alternative con funzioni simili, ma anche progetti complementari che possono offrire strumenti diversi rispetto a quelli del prodotto recensito. (…)
I servizi Web recensiti
Produttività Google Docs
Gestione impegni Toodledo
Musica Spotify
Lettura news Feedly
Social networking HootSuite
Cloud storage CloudKafe
Gestione foto Slide.ly
Finanze personali BudgetUp
Mappe e viaggi TripLine
Elaborazione immagini Pixlr
Estratto dell’articolo di 23 pagine pubblicato su PC Professionale di agosto 2014