Il 2017 è un anno che porta con sé numerosi cambiamenti nel panorama dell’hardware informatico, soprattutto per quanto riguarda i processori. Dopo un lungo periodo di aggiornamenti ed evoluzioni a piccoli passi, Amd e Intel hanno rotto gli indugi presentando, finalmente, prodotti all’interno dei quali troviamo novità importanti. Come ho scritto nell’editoriale hardware dello scorso numero di PC Professionale, il trend di oggi è quello dei mega-processori per il mercato consumer e la linea di cpu Intel Core X punta proprio in questa direzione.
di Michele Braga
L’introduzione del primo dual core – nel 2005 – è stata una vera e propria rivoluzione, mentre il passaggio al quad core ha confermato che la strada giusta da seguire era quella di integrare più core e permettere così l’esecuzione di un numero sempre maggiore di thread. Se per il passaggio da due a quattro core è bastato un anno, la successiva evoluzione verso processori con un numero superiore di core è proseguita con un passo decisamente più lento. Per sperimentare in modo tangibile il vantaggio derivante dalla presenza di tanti core è necessario avere molte operazioni concorrenti – da eseguire in simultanea – ma, soprattutto, avere applicazioni in grado di frazionare l’esecuzione di un lavoro complesso in più operazioni che possono essere portate avanti in parallelo. Questo percorso di ottimizzazione è lo stesso che si può osservare in moltissimi processi industriali. Pensate a un impianto che produce automobili: potete costruire una singola autovettura alla volta, passo dopo passo, oppure dividerla in parti che è possibile lavorare in modo indipendente per poi assemblarle in quello che sarà il veicolo finale.
Una linea produce i motori, una si occupa di separare le portiere dalla scocca in modo che queste possano essere allestite da un’altra linea mentre l’abitacolo viene allestito con gli interni e l’elettronica. Alla fine tutte le parti convergono in quello che sarà il veicolo finale.
In modo del tutto analogo i core di un processore possono operare in parallelo su parti indipendenti di una elaborazione complessa ed essere coordinati tra loro in modo da ottenere un risultato finale in tempi più brevi rispetto a un’elaborazione seriale.
Nella timeline che trovate in queste pagine abbiamo riassunto il percorso evolutivo dei processori Intel di classe Extreme che dalla loro introduzione hanno costituito l’offerta per gli utenti che necessitano di maggiore potenza di calcolo, ma che non hanno la necessità e la disponibilità economica per dotarsi di soluzioni professionali basate sui prodotti di classe Xeon. Skylake-X alza l’asticella fino a un livello mai raggiunto sino ad oggi in campo consumer: si comincia adesso con il modello dotato di 10 core e supporto a 20 thread per arrivare, entro la fine dell’anno, al modello top di gamma con 18 core e supporto a 36 thread. (…)