L’avvento delle piattaforme quad core apre una nuova era e aumenta le potenzialità dei dispositivi palmari. Scopriamo le caratteristiche e le prestazioni reali di Tegra 3, la prima soluzione disponibile sul mercato.
di Pasquale Bruno
È passato esattamente un anno dall’annuncio delle prime archietture quad core per tablet e smartphone. Nel corso del Mobile World Congress di febbraio 2011, Nvidia, Qualcomm e Texas Instruments hanno anticipato le proprie soluzioni prevedendo per la metà di quest’anno la disponibilità dei primi prodotti. Nvidia è stata la più veloce, fornendo il chipset Tegra 3 ai produttori ben prima degli altri. Al Consumer Electronics Show di Las Vegas, che si tiene tradizionalmente in gennaio, mentre Qualcomm e TI annunciavano ufficialmente nomi e modelli dei nuovi processori, Asus mostrava il primo tablet quad core con piattaforma Tegra 3. Questo in teoria doveva essere già sugli scaffali a dicembre, ma alcuni problemi tecnici ne hanno fatto slittare le vendite all’inizio del 2012. Ora che il Transformer Prime è finalmente disponibile ci è stato possibile valutare le reali prestazioni di Tegra 3 facendo un diretto paragone con quelle del Tegra 2, utilizzando come riferimento il “vecchio” Transformer.
Le soluzioni quad core per tablet o smartphone hanno soprattutto un vantaggio: quello di fornire una grande potenza in più per i videogiochi 3D, che possono dunque raggiungere una qualità paragonabile a quella dei titoli per console. È questa la ragion d’essere principale di tali piattaforme; per vedere film anche a risoluzione Hd, navigare sul Web o leggere ebook può andar bene anche una soluzione dual core.
L’annuncio ufficiale di Tegra 3 risale al 14 novembre del 2011 e segue la nuova roadmap di Nvidia per il settore mobile, che prevede una nuova architettura praticamente ogni anno, almeno fino al 2014.
Una nota di colore: il nome in codice di Tegra 3 è Kal-El, ovvero il nome kriptoniano di Superman; osservando le altre sigle sulla tabella della roadmap, segnaliamo che Bruce Wayne è il nome di Batman, Logan quello di Wolverine e Tony Stark quello di Iron Man. Tegra 3 è costruito a 40 nanometri con il processo produttivo di TMSC, lo stesso di Tegra 2, ma rispetto al predecessore presenta tante novità per quanto riguarda il consumo energetico che lo rendono un processore particolarmente efficiente. Tegra 3 in realtà è una soluzione a cinque core, perché oltre ai quattro core principali in tecnologia ARM Cortex A9 troviamo anche il companion core, limitato a una frequenza di funzionamento di 500 MHz. Questo quinto core entra in funzione durante tutte le attività in background e durante i compiti più leggeri (chiamate vocali, ascolto di musica, lettura email, sincronizzazione dati e altro), lasciando disattivati i quattro core principali. Il funzionamento è esclusivo, nel senso che in un dato momento può essere attivo solo il companion core o solo i quattro core principali. Tale soluzione permette un grande risparmio energetico; durante le attività di base il consumo di tutta la piattaforma è ben inferiore rispetto a Tegra 2.
A sua volta, il gruppo dei quattro core principali può funzionare in diverse modalità . Nel momento in cui crescono le richieste computazionali, i core possono essere attivati in maniera progressiva uno alla volta, a seconda delle necessità e in modo totalmente trasparente. Con un solo core attivo la frequenza di clock può raggiungere un massimo di 1,4 GHz; se i core attivi sono due o più, la frequenza massima è di 1,3 GHz. Tale tecnologia prende il nome di vSMP (Variable Symmetric Multiprocessing) e il suo grande vantaggio sta nel fatto che può scalare con estrema efficienza, fornendo al sistema operativo esattamente il livello di prestazioni necessario in un dato momento, a tutto vantaggio dei consumi elettrici.
È chiaro che a piena potenza l’assorbimento elettrico rispetto a Tegra 2 sale di parecchio, considerato che il processo produttivo è identico, ma in uno scenario di utilizzo reale è il solo companion core a essere attivo per la maggior parte del tempo.
Altri vantaggi di Tegra 3 sono l’utilizzo di memoria Ddr3-L a basso consumo, oppure Lp-Ddr2 dall’assorbimento ancora inferiore; la possibilità di gestire fino a 2 Gbyte di Ram (il doppio rispetto a Tegra2), il supporto alle specifiche Hdmi 1.4a e a fotocamere con risoluzione fino a 32 Mpixel.
All’interno di Tegra 3 si trova anche una Gpu Geforce ULP (Ultra Low Power) ampiamente migliorata rispetto al passato. Conta ora 12 core contro gli 8 di Tegra 2 e introduce il supporto nativo alla stereoscopia. Il decoder video inoltre può lavorare su flussi H.264 a risoluzione 1080p con data rate di 40 megabit al secondo. Le prestazioni generali della nuova Gpu sono valutate tre volte superiori rispetto a quelle di Tegra 2. Nel corso del 2012 è atteso Wayne, il successore di Tegra 3, che dovrebbe portare con sé la novità del processo produttivo a 28 nanometri, quindi con consumi presumibilmente inferiori. Dalle prime indiscrezioni sembra che Wayne sarà disponibile anche in configurazioni a otto core, tutti con architettura ARM Cortex A15.
Sempre nel corso dell’anno Nvidia dovrà fare i conti con le architetture quad core concorrenti, Qualcomm SnapDragon S4 e Texas Instruments OMAP5, pronte per il debutto sul mercato. Non può trascurare neanche Intel, che al CES di Las Vegas ha annunciato Medfield, la prima soluzione derivata dall’architettura Atom ed espressamente ottimizzata per l’utilizzo su tablet e smartphone. Medfield è per il momento una soluzione single-core (entro la fine del 2012 è prevista un’evoluzione dual core) ma grazie all’architettura x86 potrebbe rappresentare una grossa incognita nel futuro di ARM.
Nel frattempo, attendiamo di vedere molte novità al Mobile World Congress di Barcellona, che apre i battenti il 27 febbraio. HTC dovrebbe essere il primo produttore a presentare uno smartphone con architettura quad core, ma altri potrebbero riservare interessanti sorprese. (…)
Estratto dal numero 252 di marzo 2012