In questi giorni sono in Germania, al Cebit di Hannover, la più grande fiera di informatica e tecnologia rimasta in Europa. Sono migliaia gli espositori che arrivano da tutto il mondo (e quelli provenienti dalla Cina sono in fortissima crescita) e centinaia di migliaia i visitatori da tutta Europa.
L’organizzazione è perfetta, alla tedesca, ma Hannover è veramente al di là del bene e del male. Piccola per ospitare una manifestazione di questa importanza, costringe molti ad alloggiare anche a cento chilometri dalla fiera. Ma non è un problema: ci sono treni speciali che partono da ogni dove e in breve tempo arrivano proprio in fiera. Gli organizzatissimi tedeschi non sono però ancora riusciti a migliorare il tempo. In una giornata si può passare da temperature di -5 a + 15, prima nevica, poi esce il sole, poi grandina, piove a dirotto, ritorna il sole e fa caldo e successivamente riprende a nevicare, Sbalzi meteo e di temperatura in grado di mettere a dura prova anche i fisici più granitici.
Insomma, grazie all’organizzazione perfetta i tedeschi sono riusciti a primeggiare nel settore delle fiere imponendo una locazione assolutamente imperfetta. E noi che avevamo a Milano (ombelico dell’Europa del sud, punto di incontro tra Sud e Nord) una fiera importantissima (lo Smau, ve lo ricordate?) siamo riusciti a farlo deperire, completamente.
Eppure qualche anno fa lo Smau rivaleggiava ad armi pari con il Cebit, per numero di espositori, di visitatori, convegni, conferenze. E aveva una location sicuramente più comoda, vicina alle città più belle del mondo. Poi il mondo è andato avanti ma lo Smau è rimasto indietro, riducendosi a una fiera locale, quasi di paese. Nell’era della globalizzazione bisogna adattarsi, tenere conferenze in inglese, creare strutture e infrastrutture che migliorano e rendono più semplici gli spostamenti dei visitatori.
Voi come ve lo ricordate lo Smau? Che errori sono stati fatti?