Gli applicativi della suite di Adobe permettono di gestire al meglio ogni fase del flusso di lavoro di uno studio grafico multimediale, dalla grafica vettoriale al fotoritocco, dal montaggio video alla generazione di filmati di ogni genere, passando per l’impaginazione di documenti, l’elaborazione audio e la creazione di effetti speciali visivi. Il problema? Solamente il costo: più che giustificato dalla qualità – e dalla quantità ! – dei software che fanno parte di Creative Cloud, ma con buona probabilità troppo elevato per l’appassionato o per il professionista agli inizi della carriera lavorativa. È realistico immaginare di sostituire i programmi fondamentali della suite di Adobe con un software equivalente ma gratuito?
di Nicola Martello – ha collaborato Dari Orlandi
Per rispondere abbiamo esplorato a fondo il mondo dei programmi freeware e open source, selezionando per voi gli applicativi gratuiti più validi, quelli che effettivamente possono in svariati casi rimpiazzare decorosamente i software a pagamento della suite di Adobe. Va detta subito una cosa: gli applicativi che abbiamo trovato sono molto eterogenei per quanto riguarda sia l’interfaccia sia il flusso di lavoro, mentre i prodotti di Adobe brillano – tra le altre cose – per omogeneità . Le aree di lavoro e le logiche di funzionamento dei software di Creative Cloud sono molto simili, inoltre i programmi Adobe normalmente possono dialogare tra loro, consentendo all’utente di saltare dall’uno all’altro senza dover lanciare salvataggi intermedi, cosa ovviamente impossibile con i programmi gratuiti. Ancora, è irrealistico aspettarsi dagli applicativi gratuiti gli strumenti e le funzioni più nuove e avanzate che Adobe offre nei suoi programmi.
L’azienda americana può infatti contare su risorse di sviluppo che sono di diversi ordini di grandezza superiori a quelle dei tipici sviluppatori di freeware, che portano avanti le loro creazioni nel tempo libero. Ma va detto anche che i software illustrati nelle pagine seguenti sono decisamente validi per un appassionato e in alcuni casi possono perfino soddisfare le esigenza di un professionista. Se i settori del fotoritocco e della grafica in generale sono ben coperti dai freeware, nel caso dell’elaborazione del video il panorama non è confortante. Gli applicativi di video editing nati per iniziativa di volenterosi sviluppatori riescono ad esasperare anche l’utente più paziente e ben disposto: le interfacce sono al limite dell’incomprensibile, l’instabilità è la norma e le funzioni sono veramente molto primitive. Insomma, nel settore video siamo ancora agli inizi. Per fortuna alcune aziende che hanno adottato una politica commerciale molto aggressiva per far conoscere il proprio marchio e crearsi un folto gruppo di fedeli utenti.
Il cuore di questa strategia è l’offerta gratuita di ottimi applicativi professionali, privati di qualche funzione avanzata ma comunque ben in grado di accontentare l’appassionato più esigente. Un esempio, proprio nell’ambito del montaggio video, è Blackmagic Design: un’azienda australiana con un ampio di prodotti hardware e software per la produzione televisiva e cinematografica. E veniamo ai software selezionati, che vi presentiamo nelle prossime pagine (ciascuno accompagnato da un esempio d’uso. Come alternativa a Photoshop abbiamo scelto Paint.net, un freeware semplice da usare e completo nelle le funzioni di base, ma che naturalmente non può competere con l’applicativo di Adobe per quanto riguarda gli strumenti più avanzati. Per la gestione delle foto digitali abbiamo selezionato RawTherapee, un software chiaramente ispirato a Lightroom per l’interfaccia e per la logica di funzionamento.
Gli strumenti di RawTherapee sono di ottimo livello, sia come varietà sia come qualità , e possono essere considerati un sostituto accettabile di quelli presenti in Lightroom. Nel settore della grafica vettoriale la scelta è quasi obbligata: l’alternativa naturale a Illustrator è Inkscape, un software open source che si presta bene a soddisfare le esigenze dell’appassionato evoluto; l’assenza delle funzioni più sofisticate e qualche carenza negli strumenti di base (pensiamo ai pochi tipi di campiture, per esempio) costringono però il professionista a qualche rinuncia importante. Anche nell’ambito del DeskTop Publishing, ovvero dell’impaginazione a computer, esiste una scelta ovvia: Scribus – un altro progetto open source -, che dietro l’aspetto un po’ dimesso offre un corredo funzionale di tutto rispetto. Venendo all’editing dell’audio, Audacity è senza dubbio un buon applicativo, in particolare per i musicisti. Grazie alle tracce multiple, a un efficace algoritmo per la riduzione del rumore e a un set completo di strumenti di base, si candida a rimpiazzare Audition.
Come abbiamo accennato, in campo video la disponibilità di applicativi gratuiti di buon livello è veramente scarsa. Creative Cloud comprende innanzitutto Premiere Pro per il montaggio e SpeedGrade e per la correzione dei colori; noi abbiamo scelto per entrambe le aree DaVinci Resolve Lite di Blackmagic Design, al quale abbiamo di conseguenza dedicato due diverse sezioni di questo articolo. DaVinci Resolve è un programma professionale nato per l’elaborazione cromatica, ma da qualche tempo include anche un modulo con il quale è possibile effettuare montaggi video. L’interfaccia e il metodo di lavoro non sono il massimo dell’intuitività , ma una volta rotto il ghiaccio anche l’appassionato può sfruttare bene questo software, sia pure limitandosi alle funzioni di base.
Un altro software di Creative Cloud dedicato al mondo del video è After Effects, che – come suggerisce il nome – è specializzato nella creazione di effetti speciali. Come alternativa abbiamo selezionato un altro prodotto di Blackmagic: stiamo parlando di Fusion, entrato nel catalogo dell’azienda australiana in seguito all’acquisizione di eyeon Software, il produttore originale. Come Resolve, Fusion ha una curva di apprendimento assai ripida, ma superata la fase iniziale ci si accorge che si tratta di un software molto potente e valido, che ben ripaga il tempo impiegato per conoscerlo.
Per sostituire Media Encoder di Adobe nella compressione video ci siamo infine rivolti a Handbrake, un ottimo applicativo dall’interfaccia articolata ma ben fatta, una vera roccia per affidabilità e una certezza in quanto alla qualità dei video che sforna in output. Per di più è capace di codificare le immagini con il nuovo standard codec H.265, l’ultimo grido in fatto di compressione video. (…)
Trovate l’articolo completo su PC Professionale di luglio 2015