L’ultimo rapporto Akamai sulle velocità di connessione a Internet non porta nessuna sorpresa: in Italia la media è di 8,2 Mbps su linea fissa, siamo 54esimi nella classifica mondiale e quartultimi in Europa. Peggio di noi stanno solo Croazia, Grecia e Cipro. I dati di Akamai si riferiscono al terzo trimestre del 2016; rispetto al trimestre precedente c’è una crescita praticamente nulla (+0,4%) mentre su base annua si registra invece un miglioramento del 26%. Fatto sta che siamo molto, probabilmente troppo, indietro sulla velocità di accesso a Internet considerando che l’Italia è la terza economia dell’Unione Europea. Un problema che ci trasciniamo da decenni e che non è certo di rapida risoluzione.
I dati di Akamai dicono anche altre cose: la percentuale della popolazione che ha accesso a una linea veloce (maggiore di 15 Mbps reali, non da contratto) è appena dell’8%, mentre nella stragrande maggioranza degli altri Paesi tale valore è sempre oltre il 30%. La crescita del 135% rispetto allo scorso anno non è servita granché, perché anche gli altri Paesi sono andati avanti e noi restiamo comunque nelle ultime posizioni. Un altro dato interessante è che la velocità media su rete cellulare è di 11 Mbps, dunque superiore rispetto alle linee fisse. Un altro rapporto, presentato da Audiweb e relativo a ottobre 2016, ci dice che gli utenti italiani si collegano molto di più da smartphone e tablet che da Pc. Considerando una giornata media, si contano 20,4 milioni di utenti unici collegati da dispositivo mobile e 10,7 milioni da Pc. Un divario così ampio ha certamente tante ragioni, basti pensare al fatto che l’87% degli utenti si è collegato a Internet per navigare sui social network, ma certamente incidono anche la lentezza e l’inaffidabilità di tante linee Adsl residenziali.