Sul numero di PC Professionale che è in questi giorni in edicola abbiamo dedicato l’articolo di copertina alla virtualizzazione, provando i vari prodotti, sia per il lato desktop sia per il lato server (e sul Dvd trovate i software pronti da installare e provare). Non nascondo che le macchine virtuali sono la mia passione. Da quando ho scoperto le potenzialità dei software per la virtualizzazione ho visto rinascere il mio personal computer.
Qualche esempio? Ho un applicativo che mi permette di analizzare le vendite del giornale che però per funzionare ha bisogno di Netware. Installare Netware sul Pc è un po’ come quando si installa un antivirus pesante e invasivo: ammazza la macchina. Ma non solo, a volta va in conflitto con gli altri software (soprattutto quelli che lavorano a livello di sistema) e rende instabile l’ambiente operativo.
Conscio di queste limitazioni l’ho installato su una machina virtuale che ho messo su un disco esterno e quando ho bisogno di fare le mie analisi la lancio, gestisco i miei dati e quando ho finito la mando in sospensione. Ma non solo. Posso usare la mia macchina virtuale anche se in quel momento sto lavorando col Mac o sul Pc ho una delle varie distribuzioni di Linux.
Uso le macchine virtuali anche per provare i software di cui parliamo poi nel giornale. Installare e disinstallare software non fa molto bene al sistema operativo, quindi lavorando in macchina virtuale mi permette di mantenere pulito e prestante il mio XP di lavoro.
Anche voi usate le macchine virtuali? E per quali applicazioni?