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Windows 10: la nuova scommessa di Microsoft

Redazione | 8 Settembre 2015

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Ha fatto molto discutere, ha dato una speranza agli utenti delusi da Windows 8 e ha incuriosito gli appassionati di […]

01-Windows-10Ha fatto molto discutere, ha dato una speranza agli utenti delusi da Windows 8 e ha incuriosito gli appassionati di informatica. I più temerari ne hanno addirittura seguito lo sviluppo passo dopo passo, grazie a un programma di anteprima che ha permesso a milioni di utenti in tutto il mondo di scaricare e installare nuove versioni ogni mese (o addirittura più spesso), per provare in prima persona le nuove funzioni mentre gli sviluppatori di Microsoft le implementavano e le ritoccavano fino alla loro forma attuale. Come scoprirete nelle prossime pagine, le novità  di Windows 10 sono moltissime e coinvolgono quasi tutti gli aspetti dell’uso quotidiano del computer: dall’accesso alle informazioni alla manipolazione delle finestre, dall’organizzazione della scrivania fino alle funzioni dell’interfaccia a carattere. In questo articolo analizzeremo a fondo Windows 10 per capire innanzitutto se è davvero il caso di approfittare dell’offerta di Microsoft ed effettuare l’aggiornamento gratuito al nuovo sistema operativo. Vi sveleremo poi segreti e funzioni poco note del nuovo sistema e vi spiegheremo come sfruttarlo al meglio.

di Dario Orlandi

ICON_EDICOLAFino a pochi anni fa, quando Microsoft sviluppava un nuovo prodotto le notizie erano scarse e spesso contraddittorie. In qualche caso veniva rilasciata una versione preliminare, che però offriva soltanto qualche indizio sull’aspetto e le funzioni del prodotto finito. I programmatori, infatti, preferivano inserire soltanto le funzioni completamente sviluppate, e tenevano qualche sorpresa per la data del lancio ufficiale. Di recente le cose sono drasticamente cambiate, e nell’ultimo anno lo sviluppo di Windows 10 ha mostrato una prospettiva completamente ribaltata. Il nuovo sistema operativo è nato e cresciuto sotto gli occhi degli utenti (per lo meno di quelli più curiosi), con un susseguirsi praticamente ininterrotto di build e aggiornamenti. La nuova versione di Windows è stata annunciata ufficialmente il 30 settembre dello scorso anno, e il giorno successivo è stata resa disponibile la prima versione preliminare (preview), scaricabile da chiunque: bastava iscriversi gratuitamente al programma Windows Insider.

L’annuncio svelava alcune delle linee guida che avrebbero caratterizzato tutto il progetto Threshold: questo è stato il nome in codice del nuovo OS, traducibile in italiano come soglia, frontiera ma anche principio. Proprio l’auspicio di trovarsi all’inizio di una nuova era ha portato Microsoft a saltare Windows 9, per sottolineare come la nuova versione di Windows sia nello stesso tempo un’evoluzione e una rivoluzione.

Con Windows 8, l’azienda di Redmond aveva scelto una strategia piuttosto azzardata per recuperare il terreno perduto nel settore dei dispositivi mobile: offrire un ambiente completamente nuovo, con un’interfaccia moderna e fortemente orientata all’interazione tramite touch, ma che nello stesso tempo mantenesse la compatibilità  con il tradizionale ambiente desktop Win32. Il problema principale dell’implementazione era la separazione pressoché totale dei due ambienti, che convivevano sulla stessa macchina ma non interagivano tra loro, a cui si aggiungeva una scarsissima attenzione verso i computer di tipo tradizionale, basati su mouse e tastiera.

Questa tipologia di Pc rappresentava però la quasi totalità  del parco macchine installato: soltanto oggi i device ibridi e i tablet Windows iniziano a essere un fattore numericamente consistente.
Chi ha usato Windows 8 su computer desktop o notebook tradizionali ha quasi sempre installato un menu Start di terze parti, disabilitato completamente lo Start Screen e i Charms (operazione resa molto più semplice dopo l’introduzione della versione 8.1) e dimenticato del tutto l’interfaccia Modern; in pratica ha continuato a usare un sistema operativo analogo a Windows 7 dal punto di vista strutturale, godendosi però le nuove funzioni introdotte nell’ambiente desktop, come per esempio gli Spazi di archiviazione o il nuovo sistema di backup continuo Cronologia file. Così impostato, Windows 8 è un sistema operativo soddisfacente e non fa rimpiangere le versioni precedenti: è veloce, moderno, ricco e stabile.
Questa soluzione, però, non corrisponde affatto alle aspettative di Microsoft, che invece spinge gli utenti ad adottare il nuovo ambiente Modern; per avere successo, infatti, questa architettura necessita innanzitutto di molte App di elevata qualità , e chi ha provato a cercare software sullo store di Windows 8 si è trovato di fronte un’offerta piuttosto desolante. Le App per Windows 8 sono poche, la loro qualità  media è scadente e mancano molti dei “pesi massimi” che invece sono presenti da anni negli store di iOS e Android. L’interfaccia di Windows 8 in realtà  non è affatto disastrosa quando si utilizzano i dispositivi per cui è stata pensata, cioè i tablet con schermi sensibili al tocco; molti di coloro che hanno potuto provare un Surface Pro, per esempio, se ne sono innamorati. Ma l’assenza di App rimane un freno significativo al passaggio da ambienti consolidati come iOS o Android verso Windows. Microsoft ha rivisto l’architettura Modern, rinominandola (ora si chiama Windows Universal) e ampliandone molte funzioni. Inoltre, come vedremo, Windows 10 apre agli sviluppatori le porte di un’enorme varietà  di dispositivi, molto più di quanto ha permesso Windows 8 fino a ieri.

Evoluzione o rivoluzione?

Alcuni commentatori particolarmente pungenti hanno evidenziato come il nuovo Windows avrebbe potuto semplicemente chiamarsi Windows 8 Service Pack 2, oppure “Windows 8 come avrebbe dovuto essere fin dal primo giorno”. In effetti è difficile dar loro completamente torto, perché uno degli obbiettivi di Microsoft nello sviluppo del nuovo sistema operativo è stato proprio quello di risolvere i problemi evidenziati da Windows 8, per riuscire a convincere gli utenti ad abbandonare Windows 7. Anche la modalità  scelta per l’aggiornamento, gratuito e veicolato tramite un robusto download, ricorda più i service pack del passato che il lancio di un nuovo prodotto. (…)

Trovate l’articolo completo su PC Professionale di settembre 2015