In relazione al post sui prezzi e le scelte politiche di Microsoft pubblicato ieri, Renato F. Giorgini responsabile del blog di TechNet Italia ci manda il suo commento.
“Ho visto il tuo articolo sui prezzi di Windows 7. Anche noi abbiamo bloggato nel pomeriggio sull’argomento con un po’ di dettagli.
Vorrei confermarti che in Europa non sarà possibile fisicamente fare l’Upgrade da Windows Vista a Windows 7 E.
Però, per l’esperienza che abbiamo, posso dirti che questo non sarà un problema “bloccante” per le aziende. È più probabile che sia una difficoltà per i consumer, che per le società . Le aziende infatti, quando fanno il deployment di un nuovo sistema operativo, in genere distribuiscono una nuova immagine, già completa di software, configurazioni e programmi. Molto raramente fanno un semplice upgrade delle macchine esistenti, ma ne approfittano per rinnovare anche il parco applicativo.
Esistono inoltre degli strumenti come lo User State Migration Tool (USMT) che con la versione 4.0 consente di fare una “clean install con mantenimento dei dati e delle impostazioni degli utenti”. In pratica quello che avviene è questo: invece di formattare il disco, il setup “scava” intorno ai file e ai documenti dell’utente, cancellando tutte le altre cartelle (di sistema, dei programmi…) e poi riempie lo spazio “vuoto” con i nuovi file di sistema, e “riaggancia” i vecchi file dell’utente al nuovo sistema operativo.
Puoi approfondire il funzionamento dell’USMT, che è parte del Microsoft Deployment Toolkit 2010, a questo indizzo, oppure a questo indirizzo, o ancora a questo. :
Lato aziende, quindi, non vedo problemi particolari. Per quanto riguarda gli utenti Consumer sicuramente verranno messe a disposizione guide e/o strumenti per facilitare al massimo il passaggio da Windows XP e Windows Vista a Windows 7.
Non ho visibilità sui motivi che hanno portato a questa scelta, ma sicuramente immagino che ri-testare tutti i possibili scenari di upgrade, da versioni con Internet Explorer installato a Windows 7 senza Internet Explorer avrebbe richiesto tempi non indifferenti, e sicuramente avrebbe creato problemi a tutte quelle applicazioni già installate e che si appoggiavano al browser”..
Se per le medie e grandi aziende i problemi saranno pochi (se decideranno di passare a Windows 7 E) qualche difficoltà in più potrebbero averla le tante piccole società che rendono vivo il tessuto produttivo nazionale, che non hanno un reponsabile IT e che, per poca competenza potrebbero trovarsi con tante gatte da pelare cercando di migrare al nuovo sistema operativo. Dal canto nostro cercheremo di fare cultura aiutando gli utenti consumer e i professionisti e le piccole aziende a fare una migrazione indolore.
C’è infine un’altra piccola ma non indifferente precisazione da fare. Ieri nel post ho inserito un prezzo sbagliato. Per fare l’upgrade da Windows Vista Busines o da Windows XP Professional a Windows 7 E Professionale non occorrono 185 euro, ma ben 285 euro. Un prezzo altissimo e non allineato a quello statunitense. Infatti negli Usa l’upgrade da XP Home e Vista Home Premium a Windows 7 Home Premium costa 119 dollari contro i 119 euro italiani (che con il cambio, le tasse e un po’ di margine ci sta), mentre da XP Professional o Vista Business a Windows 7 Professional costa 199 dollari, molto ma mooolto meno di 285 euro nostrani.