Domenica 3 dicembre si è conclusa la quinta edizione del Maker Faire Rome. La manifestazione aveva preso il via due giorni prima tra i padiglioni de La Nuova Fiera di Roma con un’inaugurazione in grande stile e con la presenza del Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda.
Le tematiche affrontate quest’anno sono state molte e tutte hanno ruotato attorno al “futuro in costruzione”, il concetto chiave su cui si è fondata la conferenza di apertura e su cui si è basata la costruzione del programma delle tre giornate di manifestazione.
Nei giorni del Maker Faire Rome c’è stato spazio per tutto. Letteralmente: dalla manifattura digitale al cibo del futuro; si è discusso di robotica e di biohacking; si è parlato dell’impresa 4.0 e dei droni passando per l’intelligenza artificiale e l’agricoltura 4.0. E poi spazio anche per i temi forti di quest’ultimo periodo che ci porteremo dietro per tantissimo tempo: i big data, l’internet delle cose, la meccatronica e l’automazione.
Ogni giorno centinaia di innovazioni cambiano il nostro modo di vivere, produrre e rapportarci con gli altri. Ogni giorno migliaia di persone usano il proprio talento e le proprie mani per dare forma al mondo che ci aspetta. Questa è la quotidianità che ha voluto raccontare il Make Faire Rome.
Quando parliamo di Maker Faire, parliamo del più importante spettacolo di innovazione al mondo – un evento che gli organizzatori definiscono “family-friendly” perché ricco di invenzioni, creatività e inventiva; si tratta di una vera e propria celebrazione della cultura e del movimento #makers. È il luogo dove maker e appassionati di ogni età e background si incontrano per presentare i propri progetti e condividere le proprie conoscenze e scoperte.
L’edizione romana è stata organizzata dalla Camera di Commercio di Roma, attraverso la sua Azienda Speciale Innova Camera e ha come obiettivo, da cinque anni a questa parte, il riposizionamento di Roma al centro del dibattito sull’innovazione e il favorire la diffusione della cultura dell’innovazione. Maker Faire Rome è la più grande Maker Faire al di fuori degli Stati Uniti, si tratta di una manifestazione in continua crescita che, nella passata edizione e in soli tre giorni, ha fatto registrare oltre 100 mila visitatori.
Noi di PC Professionale siamo andati a caccia di “makers” e tra gli eventi imperdibili alcuni hanno letteralmente catturato la nostra attenzione. “Make and inspire” che si è svolto il 1 dicembre è stato un evento sui generis in cui la creatività dei makers si è incontrata con la capacità dialettica e narrativa degli youtuber e in cui ha preso vita un nuovo tipo di racconto e si sono potute ascoltare le testimonianze dal vivo di tre famosi youtuber: Laura Kampf, Rulof McGyver e Giaco Whatever.
Sabato 2 dicembre, si è tenuta “Robots: what’s next?” una conferenza sulla robotica in cui si è dato vita a un dibattito sui temi etici e sociali legati al mondo dei robot e in cui hanno avuto modo di ottenere un po’ di visibilità alcune eccellenze della robotica italiana nel mondo.
Infine nel terzo e ultimo giorno di manifestazione non ci siamo persi la conferenza sul cibo, dal titolo “Agrifood: make, hack or tech?” dove sono stati raccontati in tutte le loro possibili sfumature i concetti di foodtech e agrifood.
Maker Faire tornerà il prossimo anno con la sesta edizione, ma una cosa è certa ed è emersa dalle tre giornate appena terminate: la caccia agli innovatori 4.0 è iniziata!