Il punto di partenza per lo sviluppo dell’Api è stato di guardare a come opera il moderno hardware grafico e di offrire gli strumenti per strutturare in anticipo i dati in un modo ottimale per la Gpu. In questo modo si elimina gran parte del lavoro che il driver deve svolgere per recuperare le informazioni e strutturale in tempo reale prima di passarele alla Gpu. Altri due obiettivi di questa Api sono di fornire la possibilità di controllare in modo diretto sia la memoria sia le risorse di calcolo.
L’approccio di programmazione proposto da Mantle è molto vicino al modo stesso con il quale operano le unità interne dei moderni processori grafici.
L’hardware è quindi esposto in tutte le sue unità funzionali, sebbene ancora in modo astratto, ed è possibile controllare i motori grafici, i motori Dma, quelli multimediali e avere accesso a funzioni che sebbene presenti in hardware non sono attulmente esposte dal driver e dalle Api grafiche. Di fatto oggi tra le applicazioni e l’hardware è come se ci fosse una scatola nera sulla quale è difficile operare e che non permette di ottimizzare il codice.
Mantle permetterà di programmare i videogiochi, ma potenzialmente anche applicazioni professionali, utilizzando un approccio simile a quello che da anni è lo standard sulle console.
Per la sua natura, Mantle permetterà in modo più naturale la programmazione di configurazioni con Gpu multiple sia di tipo simmetrico (due schede grafiche discrete identiche) sia di tipo asimmetrico (Apu e Gpu discreta).
Questo perché il programmatore vedrà solo un maggior numero di risorse disponibili, ma potrà decidere come utilizzarle, ottimizzando la potenza di calcolo in base al tipo di elaborazione da svolgere. La Gpu presente nella Apu potrà essere utilizzata per algoritmi relativi alla fisica e dinamica del movimento, lasciando libere tutte le risorse della Gpu discreta per compiti più complessi.
Nel corso delle prossime settimane, con la versione di Battlefield 4 con motore Frostbite ottimizzato con Mantle sarà possibile sperimentare le reali potenzialità di questa Api e di approfondirne le caratteristiche con maggiori dettagli. Durante la sessione dimostrativa presentata da Oxide sono emerse le prime potenzialità di Mantle che ha permesso di realizzare un motore di gioco (si tratta ancora di un utilizzo misto dell’Api DirectX e di quella Mantle) capace di gestire decine di migliaia di piccole operazioni batch sulla Gpu senza incontrare un effettivo collo di bottiglia.
Gli sviluppatori di Oxide hanno mostrato come l’utilizzo della potenza di calcolo della Gpu e l’elimi