La pandemia di COVID-19? Per i grandi colossi dell’hi-tech il peggio è già passato, e poco importa che gli impiegati saranno obbligati a lavorare da casa per mesi o forse anni. Il business tecnologico sembra essersi ripreso molto prima di qualunque altro, e i principali nomi del settore hanno già intascato dividendi dalle dimensioni mostruose.
I ricchi, nel mondo iperconnesso post COVID-19, sono sempre più ricchi, mentre i poveri non hanno più nemmeno l’illusione del “sogno americano” di non essere più poveri, forse, un giorno di un futuro molto lontano. Il caso di Jeff Bezos e Mark Zuckerberg è in questo senso estremamente illuminante.
Secondo l’indice dei miliardari di Bloomberg, il fondatore di Amazon, quello di Facebook e il management di altre aziende del calibro di Apple hanno superato le aspettative degli analisti con risultati trimestrali di nuovo in corsa. Di conseguenza, Bezos ha incrementato il proprio patrimonio di 7 miliardi di dollari, e lo stesso ha fatto il CEO di Facebook Mark Zuckerberg.
A breve distanza dalla non particolarmente brillante (né utile) audizione presso il Congresso americano, i mogul del business tecnologico sfondano nuove soglie di ricchezze personali mentre una schiera infinita di utenti usa i loro servizi e prodotti hi-tech. La stessa schiera che, soprattutto negli USA, muore a migliaia ogni giorno per il COVID-19, presenta a milioni la domanda di disoccupazione e non ha più prospettive per il futuro.