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Meta in trattativa per usare le voci dei vip con l’IA

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Meta in trattativa per usare le voci dei vip con l’IA

Andrea Sanna | 9 Agosto 2024

intelligenza artificiale meta

Secondo quanto si apprende pare che Meta sarebbe in trattativa per usare le voci dei vip con l’intelligenza artificale (IA)

Giungono delle novità e rumor su quali sarebbero le intenzioni di Meta. Sembrerebbe infatti che l’azienda sia in trattativa per poter usare le voci dei vip con l’IA. Ecco cosa sappiamo.

Meta in trattativa per l’uso delle voci vip

Non solo notizie su Netflix e Instagram, anche Meta è al lavoro e in particolare sul servizio di intelligenza artificiale che potrebbe avere le voci di alcuni vip molto noti. A darne notizia è l’agenzia di stampa americana Bloomberg, secondo cui Meta avrebbe offerto diversi milioni di dollari alle varie agenzie di Hollywood con l’obiettivo di poter ottenere la licenza delle voci di decine di personaggi noti.

Come mai quest’idea? L’intento è quello di addestrare Meta AI, il chatbot presente sui social del gruppo negli USA. L’azienda avrebbe pensato di registrare le voci degli attori sui vari social di appartenenza, quali Facebook, Messenger, Instagram, WhatsApp ma anche su modelli di occhiali connessi Ray-Ban.

L’intelligenza artificiale c’è da dire che ancora non è disponibile nell’Unione Europea a causa delle normative imposte sulla gestione dei dati a cui la stessa avrebbe l’accesso.

Per quanto riguarda invece un possibile accordo di Meta con Hollywood, secondo quanto riportato da Bloomberg le trattative si sarebbero interrotte in più occasioni, con le parti che non hanno trovato l’accordo sui termini di utilizzo delle voci. L’azienda vorrebbe portare a termine il tutto prima della conferenza Connect di settembre, momento in cui dovrebbe presentare delle nuove soluzioni di intelligenza artificiale.

Nel corso dello stesso evento nel 2023, Meta aveva fatto parlato di una piattaforma di chatbot con 28 personaggi doppiati da alcune celebrità come Paris Hilton o Snoop Dogg, prima di abbandonare il tutto per motivi non specificati.

Tra i partner di questa nuova iniziativa potrebbe esserci anche il sindacato Sag-Aftra. Lo stesso che aveva già preso parte al lungo sciopero del cinema lo scorso anno. In quel periodo si chiedeva maggior tutela per gli attori nel mezzo di usi e abusi delle varie piattaforme di intelligenza artificiale generativa.

OpenAI, tra i concorrenti di Meta, ha ritirato la voce del suo ChatGpt. Come mai? Perché troppo somigliante a quella di Scarlett Johansson, ai fini di evitare cause legali. Cosa farà ora Meta?