La SD Association ha annunciato un nuovo standard per le schedine di memoria microSD, una tecnologia che incrementa notevolmente le prestazioni pur mantenendo gli stessi consumi energetici di oggi.
Dopo il debutto delle specifiche SD 7.0 avvenuto lo scorso giugno, l’associazione che gestisce il popolare standard delle schede di memoria a stato solido (in formato normale o “micro”) ha aggiornato ulteriormente la tecnologia: la versione 7.1 dello standard SD introduce il formato microSD Express, una novità destinata ad apportare migliorie sensibili sul fronte delle prestazioni. Di fatto, promette SD Association (SDA), le schede SD si trasformano in veri e propri SSD rimuovibili.
La grande novità delle schede microSD Express è tutta tecnologica, più che di “formato” visibile a occhio nudo: lo standard SD 7.1 segna l’adozione del bus PCI Express e del veloce (e moderno) protocollo NVM Express per il trasferimento dei dati, una novità inizialmente disponibile solo per le SD Card (SD 7.0) e ora estesa anche alle schede microSD.
Stando a quanto sostiene SDA, grazie all’accoppiata PCIe (3.1)+NVMe gli utenti potranno ora giovare di un livello di latenza ridotto e velocità di trasferimento sempre più alte in varie applicazioni” che utilizzano il formato microSD. In numeri concreti, le nuove microSD Express dovrebbero raggiungere velocità di trasferimento dei dati massime di 985 Megabyte al secondo.
I proponenti del nuovo standard descrivono la tecnologia microSD Express come un comprimario ideale per le comunicazioni che fanno un uso intensivo (e costantemente in aumento) di dati in formato digitale; gli scenari applicativi in grado di avvantaggiarsi delle microSD Express includono per SDA i dispositivi di “mobile computing”, i sistemi di gioco di nuova concezione (vedi Nintendo Switch e future iterazioni), dispositivi IoT multi-canale, sistemi di automotive, action camera, VR e altro ancora.
Con microSD Express sarà possibile catturare burst di dati da un sistema di sensori o scatti fotografici a 360°, continua ancora SDA, e il nuovo formato non avrà effetti negativi per nessuno: le nuove schedine saranno retrocompatibili con i lettori già presenti sul mercato – ovviamente al costo di una velocità di trasferimento ridotta – mentre i consumi energetici (grazie al suddetto protocollo NVMe) saranno gli stessi di quelli attuali o persino inferiori.