Dopo i dati “fiscali” Steve Jobs ha puntato il dito sui veri protagonisti della serata, partendo però da lontano e mostrando “il nuovo modo di costruire notebook“.
Alla base di tutto c’è il processo industriale conosciuto come “brick” che permette di realizzare l’intera struttura portante dei nuovi MacBook a partire da un unico pezzo di alluminio, tagliato e sagomato in seguito fino a raggiungere la forma definitiva. La scocca dei nuovi portatili è dunque un unico pezzo, senza saldature o parti mobili che potrebbero nel tempo portare a evidenti problemi di tenuta strutturale.
Secondo Apple i nuovi MacBook sono i sistemi portatili consumer con il più avanzato modello di progettazione e realizzazione; vedendo le immagini e i filmati disponibili non possiamo che essere d’accordo.
I nuovi sistemi adottano inoltre tutti un touchpad di nuova concezione, sormontato da una superficie di vetro che ne migliora la sensibilità e lo scorrimento; nettamente più grande di tutti quelli presenti sui notebook odierni il nuovo touchpad non ha nessun pulsante; tutta la superficie può infatti essere usata come tale in modalità multi touch, in grado di riconoscere i movimenti fatti da un massimo di quattro dita contemporanee, associate ad altrettante funzioni e comunque personalizzabili dall’utente.
Seconda grande novità è il passaggio da chipset Intel a quelli prodotti da Nvidia con grafica integrata; il nuovo Nforce MCP79 per processori Intel integra infatti una scheda GeForce 9400, nettamente più veloce anche dei nuovi modelli Intel G45.
La peculiarità della soluzione è rappresentata dalla possibilità di adottare, oltre al chipset, una scheda discreta e utilizzare le modalità Hybrid SLI per migliorare l’utilizzo complessivo del sistema. In pratica, quando non è necessaria potenza elaborativa, viene utilizzata solo la scheda integrata e spenta quella discreta risparmiando energia; quando invece si rende necessario la scheda discreta permette prestazioni nettamente superiori.
Passiamo ora a descrivere i nuovi portatili.