Desta qualche inquietudine il commento di JP Morgan all’imminente lancio di iPhone 5: secondo la rinomata banca d’affari il nuovo melafonino avrà un impatto positivo sul Pil americano dell’ordine di un 0,25% o anche dello 0,50%. Come l’ha spiegato la banca d’affari ai suoi clienti in una nota ripresa ieri dal Wall Street Journal, Apple venderà entro la fine dell’anno almeno 8 milioni di iPhone 5 e considerato che il prezzo sarà intorno ai 600 dollari, tolti i costi della componentistica, pari a 200 dollari, restano 400 dollari a pezzo venduto, che vanno a incrementare il Pil statunitense.
Effettivamente iPhone 5 si preannuncia il più importante restyling che Apple abbia mai apportato alla sua “gallina dalle uova d’oro” dal 2010 a oggi ed è stato definito addirittura come il più importante aggiornamento nella storia dell’elettronica di consumo. Nelle ultime 24 ore i pre-ordini hanno già superato il milione di pezzi. Le previsioni di vendite sono di oltre 5 milioni di smartphone in tre giorni e considerato che iPhone 4S sempre nei primi giorni aveva venduto 4 milioni di pezzi, potrebbe essere una stima così lontana dalla realtà .
La previsione di JP Morgan riportata ieri dal Wall Street Journal è confermata anche da quello che oggi è diventato il più importante centro commerciale on line: eBay. Da luglio il sito ha registrato un aumento del 4,6% nelle vendite dei vecchi modelli di iPhone (iPhone 4 e 4S), un fenomeno che si era già verificato in occasione del lancio del 4S, quando l’aumento nelle vendite di iPhone usati era stato del 33%.
Tra luglio e agosto, comunica oggi il sito italiano di eBay, sono stati venduti 67.100 smartphone e cellulari a un prezzo medio di 175 euro l’uno, e la parola chiave più ricercata nella categoria telefonia è proprio iPhone e iPhone 4, seguito da Samsung Galaxy.
Insomma gli appassionati di tecnologia si stanno preparando ad acquistare l’ultimo gioiello della casa e a noi non resta che sperare che la “smartphone economy” abbia il suo effetto anche in Italia.