L’estate del 2020 dovrebbe segnare la fine di BlackBerry, un brand di smartphone dalla lunga storia che negli ultimi anni è stato letteralmente cancellato dal mercato a causa dello strapotere di Android e iPhone. La cinese TCL non assemblerà più terminali a marchio BB, e al momento non sono noti altri produttori interessati a stringere nuovi accordi con la corporation canadese una volta nota come Research In Motion (RIM).
Alcuni anni dopo la fine della produzione ufficiale di un gadget non più in linea con le aspettative dell’utenza, gli smartphone BlackBerry avrebbero dovuto mostrare una nuova vitalità grazie alla partnership con TCL; l’azienda asiatica ha dunque cominciato a sfruttare il marchio BB per mettere in vendita i suoi nuovi terminali, adottando una tastiera fisica QWERTY per alcuni modelli e limitandosi a un semplice rebranding degli smartphone già in produzione per altri.
Il contratto di cessione del marchio BlackBerry in licenza a TCL scade il 31 agosto 2020, ha comunicato BlackBerry Mobile, e a quel punto le due società proseguiranno per strade separate; TCL avrà comunque l’obbligo contrattuale di continuare a supportare gli utenti fino al 31 agosto 2022, anche se il successo commerciale dei “BlackBerry by TCL” non è stato esattamente travolgente.
La fine della produzione di terminali BB da parte di TCL si configurerebbe dunque come il capolinea definitivo per la storia di BlackBerry, un marchio che nei primi anni 2000 ha fatto la storia del mercato mobile grazie ai telefonini con tastiera fisica rivolti al mercato professionale ed enterprise e l’ossessione per la messaggistica sui famigerati “CrackBerries”. L’arrivo prima di iPhone e poi di Android ha cambiato tutto, e BlackBerry è diventata l’ennesima vittima di un duopolio che non lascia intravedere alternative.