Vantaggi e svantaggi del Byod
I vantaggi del Byod sono facilmente individuabili, a differenza degli svantaggi. Il dipendente viene messo in condizione di utilizzare il terminale che ha scelto e che usa anche nella vita privata. Dunque è portato naturalmente a lavorare e rispondere a clienti e colleghi anche al di fuori delle ore di lavoro. L’azienda non deve affrontare spese aggiuntive ma solo consentire l’accesso alle risorse aziendali dai terminali che vengono portati in azienda o collegati da remoto. I costi di ownership (possesso) dei dispositivi si riducono così drammaticamente, anche considerando l’eventuale necessità di effettuare interventi di manutenzione e configurazione sui dispositivi del dipendente. Anche i costi di upgrade dei dispositivi vengono sostenuti dal dipendente, tutto a vantaggio dell’azienda.
Purtroppo la lista di potenziali svantaggi è ben più ampia. La prima considerazione riguarda la risoluzione di tutte le problematiche di connessione dentro e fuori dalle mura aziendali: dal momento che il “parco macchine” potrebbe essere anche ben più vasto del previsto bisogna prevedere l’uso di sistemi di posta, Vpn e applicativi compatibili con il numero più ampio possibile di terminali. Nella maggior parte dei casi questo significa perlomeno supportare sia Android sia iOS, i sistemi operativi di Google e Apple, che sono ormai gli unici veri protagonisti del settore.
Il server di posta aziendale deve prevedere uno o più protocolli per la connessione di terminali mobili, per garantire un collegamento adeguato. In azienda diventa poi praticamente indispensabile fornire un accesso Wi-fi in tutte le aree, per garantire il collegamento di tablet e smartphone. Questo può comportare spese anche significative, dal momento che nella maggior parte dei casi la rete esistente è cablata e solo in alcune aree viene messa a disposizione una connessione wireless.
Anche quando i dipendenti sono fuori dalle mura aziendali potrebbe esserci un problema di connettività . Il collegamento a Internet, che in molte aree in Italia è solo di tipo Adsl, spesso offre una banda in upload particolarmente ridotta. Perciò se, ad esempio, i server di posta elettronica sono in azienda, la banda non potrebbe essere sufficiente a garantire un collegamento affidabile e veloce off premises (fuori dalle mura). Naturalmente il problema non si pone se il sistema di posta aziendale si trova già nel cloud.
Uno dei problemi più importanti del Byod è la sicurezza. Finché tutti i dati si trovano entro l’azienda può essere relativamente semplice custodirli (anche se purtroppo questo non è sempre vero). Il fatto che documenti, comunicazioni, rubriche e agende siano disponibili sui dispositivi di proprietà dei singoli dipendenti rappresenta invece un rischio ben più alto. In questo caso l’azienda si deve proteggere da diverse minacce. Dall’eventualità che i dati vengano rubati insieme al dispositivo del dipendente, dalla possibilità che sia il dipendente stesso a rivendere a terzi i dati e dai possibili attacchi alla propria infrastruttura legati all’apertura di uno o più canali verso l’esterno, proprio per consentire l’uso di risorse aziendali. È dunque chiaro che un investimento diventa pressoché indispensabile per garantire un minimo di protezione ai dati aziendali. D’altronde non si tratta sempre di pericoli causati esclusivamente dalla pratica del Byod: anche quando il cellulare o il portatile era di proprietà aziendale esisteva il rischio di un furto di dati. Nel caso del Byod però la sfida è riuscire a garantire lo stesso livello di sicurezza su macchine che non hanno necessariamente i sistemi operativi aziendali e che non sono gestite dall’IT aziendale.
Infine i dispositivi di proprietà dei dipendenti possono difficilmente essere controllati limitando ad esempio l’installazione di giochi o di applicazioni anche al limite della legalità che utilizzano magari eccessivamente la connessione a Internet aziendale. Per evitare problemi a tutta l’azienda è dunque fondamentale che ci siano sistemi automatizzati di controllo della banda e che esista la possibilità di un blocco in caso di consumi palesemente eccessivi. Nell’ottica di limitare la diffusione di malware o di altre minacce potrebbe anche essere necessario obbligare i dipendenti a installare qualche software antivirus su tutti i terminali che si collegano alla rete aziendale.