Il Mobile World Congress del 2018 è stato un evento nel quale l’attenzione rivolta all’intelligenza artificiale è stata molto alta: LG ha annunciato un nuovo modello con funzioni di IA integrata, Nokia ha presentato ReefShark, il suo nuovo chip 5G, sempre con funzioni di intelligenza artificiale, ed il Chief Technology Officer di Verizon, Hans Vestberg, ha parlato di quella che potrebbe essere l’utilità dei sistemi di IA per risolvere automaticamente eventuali problemi sulla rete.
Chi però ha superato tutte le aspettative è stata Huawei, che ha scelto un modo molto particolare per mostrare al pubblico quanto sia veloce l’intelligenza artificiale del suo Mate 10 Pro. L’azienda cinese ha infatti installato un modello del proprio top di gamma su una Porsche Panamera, collegandolo ad una videocamera ad alta velocità: tramite dei programmi installati appositamente il telefono era in grado di controllare freno, acceleratore e volante. Inoltre, per insegnare al sistema di IA a riconoscere gli ostacoli, gli sviluppatori gli hanno mostrato un totale di un milione di foto, con il risultato che ha imparato a distinguere mille tipi di oggetti diversi.
Per simulare gli ostacoli che l’IA aveva imparato a conoscere, gli sviluppatori hanno installato delle figure in cartonato di svariati tipi, come quella di un ciclista o quella di un pallone, in uno spazio appositamente organizzato, dopodiché ai presenti è stato consentito di fare un giro in macchina, facendosi condurre dallo smartphone.
Sebbene l’intenzione degli sviluppatori fosse solo quella di dare un’idea della potenza e della velocità dell’IA del proprio prodotto, e quindi questa non fosse programmata per somigliare ai sistemi montati sulle auto a guida automatica, le capacità dimostrate da Huawei Mate 10 Pro paiono essere state notevoli, riuscendo a evitare tutti gli ostacoli, svoltando o frenando.
Arne Herkelmann, Head of Handset Portfolio and Planning di Huawei Europa ha dichiarato che l’intenzione di questo show era esclusivamente quella di mostrare di cosa fosse capace questo modello, siccome dopo il lancio erano state moltissime le domande ricevute dall’azienda sul funzionamento dell’IA.