Alla lunga lista di produttori di hardware del mondo Android che nel corso degli anni si sono accordati con Microsoft per l’utilizzo di brevetti di Redmond, ora si aggiunge anche quello cinese di Xiaomi: quest’azienda, capace di guadagnarsi una quota di mercato globale pari al 4.4 percento, ha preferito scegliere la via delle licenze per assicurarsi un approccio privo di sorprese con il mercato statunitense.
Attraverso questo importante accordo, l’azienda cinese si è assicurata l’accesso a ben 1500 brevetti detenuti da Microsoft, e al tempo stesso, Xiaomi ha anche raggiunto un’intesa con Redmond per uno scambio di brevetti: la scelta, secondo alcuni analisti, parrebbe dettata dall’esperienza negativa verificatasi in India, dove Ericsson ha fatto ricorso ad un’azione civile per presunta violazione di alcuni suoi brevetti da parte di Xiaomi.
Per Redmond, questo accordo ha offerto l’opportunità di spingere per una maggiore diffusione delle sue applicazioni nel mondo mobile: messa di fronte alle innegabili difficoltà a far breccia nel mercato, Microsoft ha intravisto in questi accordi di licenza un’occasione per far preinstallare i suoi prodotti software sulla quantità incredibile di dispositivi Android venduti nel mondo, così come già aveva fatto in passato nel mondo desktop con Explorer.
Grazie all’intesa ottenuta con Xiaomi, infatti, Office (Word, Excel e PowerPoint) nonché Outlook e Skype saranno disponibili sui dispositivi Mi 5, Mi Max, Mi 4S, Redmi Note 3 e Redmi 3 già a partire dal mese di settembre 2016. Per l’azienda cinese, questa partnership con Microsoft potrebbe portare con sé nuove opportunità nella sua sfida per la conquista di nuovi (e più promettenti e redditizi) mercati.