Giungono nuovamente notizie negative da casa Microsoft, per quanto riguarda la sua divisione smartphone, che già è stata toccata da una serie di misure per ridimensionare i costi, a causa delle performance poco esaltanti fatte registrare dai device mobile di Redmond sul mercato, dove non riesce proprio a tenere testa alla concorrenza di Mountain View e Cupertino, che si spartiscono sostanzialmente la totalità degli utenti.
L’azienda di Satya Nadella ha quindi deciso di tagliare altri 2.850 posti di lavoro – che corrispondono circa al 2.5 percento del totale dei dipendenti della società di Redmond – che vanno ad aggiungersi agli altri 9.000 già eliminati nel corso del 2015: questa volta, la scure si abbatterà in particolare nell’area di sviluppo dell’hardware e, ancora, anche nel comparto delle vendite dei dispositivi mobile, senza che si conoscano i paesi colpiti.
Microsoft, in effetti, ha riportato un fatturato in contrazione del 9 percento nel corso dell’ultimo anno, sebbene l’utile netto sia invece cresciuto del 38 percento in ragione della dismissione di una serie di attività considerate ormai non più redditizie, come del resto è accaduto nel comparto della telefonia: da notare, poi, come non molto tempo fa l’azienda di Satya Nadella abbia comunicato la cancellazione di 1.350 posti di lavoro in Finlandia.
Con queste nuove misure di risparmio, Microsoft in sostanza arriva ad eliminare una parte consistente delle attività rilevate tramite l’acquisizione di Nokia, un business che ormai è ritenuto sempre meno sostenibile da parte dell’azienda di Satya Nadella, le cui quote di Windows Phone e Windows 10 Mobile non crescono, limitandosi piuttosto Redmond a rendere disponibili i suoi prodotti software nei mondi di iOS e Android.