In medio stat virtus dicevano gli antichi romani e In medio stat Phablet sembra dire Bob O’Donnell, analista di IDC e ora proprietario di Technalysis Research a proposito dell’avanzata di questa classe di dispositivi.
A metà strada tra uno smartphone e un tablet, i phablet all’inizio sembravano ridicoli da utilizzare come un semplice telefono. Eppure con il trascorrere dei mesi si sono ricavati una consistente fetta di mercato dei terminali portatili tanto che nel corso del prossimo anno i dispositivi appartenenti a questo nuovo segmento sfonderanno il tetto dei 175 milioni di unità vendute, superando i cosiddetti mini tablet che si attesteranno a quota 165 milioni.
Quali sono le caratteristiche che contraddistinguono un phablet? Bob O’Donnel semplifica sostenendo che nella categoria rientrano tutti i terminali portatili che abbiano uno schermo di almeno 5 pollici. Rientrerebbero in questa famiglia dispositivi come il Samsung Galaxy S4 (5″) e G2 di LG (5.2 “), come anche il Samsung Galaxy Note 3 (5.7”), il Nokia Lumia 1520 (6 “) e l’HTC One Max (5.9″). Per quanto riguarda i mini tablet le dimensioni dello schermo non dovrebbero superare gli 8″, come il Nexus 7 e l’iPad Mini giusto per citare i più gettonati.
La domanda di phablet sarebbe particolarmente forte in Paesi come la Corea del Sud, in cui due terzi degli smartphone sono dotati di display con schermi oltre i 5”, l’Europa, Brasile, Taiwan e Cina. Per contro il mercato dei phablet stenta a decollare negli Stati Uniti dove i consumatori non sembrano amare i terminali con display particolarmente generoso.