Dopo aver archiviato – e superato – il colossale fiasco del Note 7, Samsung ha illustrato pubblicamente i risultati raggiunti tramite la sua inchiesta: il phablet è stato ritirato dal mercato proprio a causa di errori nel design e nella manifattura delle batterie, delle conclusioni che sono in linea con quanto reso noto da altre tre inchieste indipendenti avviate al riguardo.
Per giungere a queste conclusioni, la società sudcoreana ha coinvolto circa 700 suoi dipendenti, tra ricercatori ed ingegneri, i quali hanno sottoposto a test ben 200’000 unità del Note 7 e, separatamente, anche 30’000 batterie. Per evitare il ripetersi di simile problematiche in futuro, l’azienda sudcoreana ha elaborato un vademecum per la sicurezza delle batterie.
Ci saranno infatti delle misure di sicurezza sia in fase di progettazione sia 8 punti individuati per compiere le verifiche delle stesse batterie. È probabile che questa rivoluzione possa essere anche la ragione per la quale sia stato procrastinato il lancio del Galaxy S8.