Anche in passato, gli episodi di scoppio delle batterie di device mobile hanno provocato reazioni importanti da parte di utenti, stampa e aziende produttrici. L’ultimo caso esemplare in questo senso arriva da Samsung: l’azienda sudcoreana ha dovuto fare i conti con l’esplosione della batteria di un suo Galaxy Note 7, l’ultimo (e attesissimo) smartphone con scanner per l’iride lanciato dalla società di Seul.
A due settimane circa dal lancio commerciale del nuovo dispositivo, l’azienda ha disposto anche una verifica di ben 35 episodi in cui si sarebbero verificate anomalie nel funzionamento di Note 7, e quindi, ha optato per bloccare momentaneamente la vendita di questo nuovo smartphone, per cercare di individuare le ragioni di questa grave problematica e, soprattutto, per mettere in atto la sostituzione dei dispositivi.
L’azienda di Seul ha indicato di voler evitare il verificarsi di ulteriori situazioni di rischio causati da problematiche correlate alla batteria, verificatisi finora 35 volte. Dal momento del lancio sul mercato a oggi – secondo riportato dal Wall Street Journal – la società asiatica ha già provveduto alla spedizione di ben 2 milioni e 500.000 esemplari dello stesso Galaxy Note 7.
Presentato il 3 agosto scorso e lanciato ufficialmente dal 19 agosto su 10 mercati, il nuovo flagship dell’azienda sudcoreana non è stato ancora proposto nel nostro paese. Staremo quindi a vedere come Samsung potrà porre rimedio a questa problematica che affligge il suo nuovo phablet, molto atteso dagli utenti in ragione delle feature che ha portato con sé, prima tra tutte, l’introduzione del nuovo scanner per l’iride.