A qualche giorno di distanza dal terribile terremoto che ha toccato il nostro Paese, ci ritroviamo a leggere insieme i risultati di uno studio statunitense, secondo il quale in futuro sarà possibile utilizzare gli smartphone per prevedere eventi sismici, sfruttando per esempio il sensore GPS e, ancora, l’accelerometro, aspetto quest’ultimo che già è stato sfruttato per la creazione di un’app dedicata a questi pericoli natural, MyShake.
Ad aver condotto la ricerca è stata l’università statunitense di Berkeley, la quale ha realizzato una speciale applicazione – al momento disponibile unicamente per il sistema operativo Android – che appunto facendo uso del GPS, è in grado di rilevare eventuali terremoti: la sensibilità del sensore, monitorando i movimenti e le vibrazioni che interessano questi device, funge quindi da strumento per individuare il sisma.
Dopo aver registrato i dati (insoliti) dei movimenti terrestri, l’app si mette in comunicazione con i server dell’università di Berkeley, considerando poi come le macchine della piattaforma si preoccupino di analizzare queste informazioni, concentrandosi su alcuni particolari per riuscire a comprendere se si tratti veramente di un evento sismico o se sia soltanto un falso allarme.
I risultati ottenuti fino ad oggi con la sperimentazione di MyShake, hanno messo in evidenza come l’app abbia offerto risultati soddisfacenti nel 93 percento dei monitoraggi, riuscendo peraltro a “prevedere” in tempo utile eventi sismici dalla magnitudo superiore a 5, permettendo in questa maniera di mettersi al riparo da eventuali contesti pericolosi, utilizzando la geolocalizzazione in particolare per i terremoti più rilevanti.
La speranza è che questo tipo di applicazioni, in futuro, possano prevenire le disastrose conseguenze di questi infausti eventi, sfruttando un sistema di notifica in grado di avvertire la popolazione.