È fatta: il management della britannica Arm ha approvato la cessione per 24,3 miliardi di sterline (31,4 miliardi di dollari) alla giapponese Softbank. Gli azionisti riceveranno 1.700 pences per azione, per un guadagno del 43%.
Il Ceo di Softbank, Masayoshi Son (nella foto), ha dichiarato che l’acquisizione è strategica per il settore IoT (Internet Of Things, Internet delle cose), sui cui evidentemente vuole puntare parecchio. Ha anche dichiarato che ci saranno forti investimenti e che si punta a raddoppiare i dipendenti di Arm nel giro di 5 anni.
Softbank, con sede a Tokyo, è un colosso nel mondo delle telecomunicazioni e non solo. Controlla l’operatore telefonico Sprint, uno dei maggiori negli Usa; ha una forte partecipazione nell’azienda cinese di e-commerce AliBaba e fino all’avvento dell’iPhone 4S è stato l’unico carrier giapponese a fornire gli smartphone di Apple.
Arm è leader nella progettazione di chip mobile (in particolare processori, ma non solo) utilizzati nella grande maggioranza di smartphone, tablet, smartwatch, set top box e tantissimi altri dispositivi. I ricavi provengono dalle royalties pagati dai vari produttori (come Qualcomm, Mediatek o Samsung) che costruiscono su licenza i chip.
L’anno scorso il suo fatturato è stato di un miliardo di dollari; è un’azienda che praticamente non ha concorrenti in un settore in grande espansione.