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Test: Samsung Galaxy S5, il ritorno del re

Redazione | 14 Giugno 2014

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Il secondo punto di maggior distacco rispetto al Galaxy S4 è il processore, un Qualcomm Snapdragon 801 a 2,5 GHz. […]

Il secondo punto di maggior distacco rispetto al Galaxy S4 è il processore, un Qualcomm Snapdragon 801 a 2,5 GHz. Le prestazioni sono le più alte in assoluto misurate fino ad oggi in laboratorio, leggermente superiori a quelle dell’Htc One (M8) che utilizza lo stesso processore ma con una frequenza di 2,3 GHz. Tutto è estremamente fluido e in particolare i giochi 3D. I 2 Gbyte di Ram permettono un utilizzo agevole del multitasking e non abbiamo trovato app capaci di mettere in crisi questa piattaforma.

Sul retro si scopre la rinnovata fotocamera con sensore da 16 Mpixel e lenti con apertura F/2.2. La messa a fuoco avviene in soli 0,3 secondi; la modalità  Hdr è stata potenziata e ora mostra in tempo reale come verrà  la foto. Vengono riprese molte funzioni tipiche di Samsung come il doppio scatto (combinato con la fotocamera anteriore), lo scatto continuo con la possibilità  di scegliere il fotogramma migliore o i vari effetti in tempo reale; in più viene aggiunta la modalità  Messa a fuoco selettiva che consente, dopo aver scattato la foto, di tenere il fuoco su un soggetto in primo piano o sullo sfondo. Questa tecnologia ha precisi vincoli; il soggetto in primo piano deve essere a una distanza inferiore a 50 cm dall’obiettivo e lo sfondo almeno al triplo di tale distanza; altrimenti non sempre si ottengono i risultati voluti.

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La qualità  degli scatti in generale è ottima, giusto in condizioni di illuminazione molto scarsa si nota del rumore nelle immagini. È possibile riprendere video anche a risoluzione 4K oppure in slow-motion in Full Hd grazie alla registrazione a 60 fps. A fianco del flash a Led c’è il sensore per le impronte digitali: per ottenere la misurazione basta lanciare l’app dedicata e tenere il dito indice a contatto per 10 secondi. È solo una delle tanti funzioni dedicate al fitness: S Health è un completo allenatore virtuale tramite il quale si possono impostare degli obiettivi e tenere traccia dei propri progressi. Ad esempio, misura le calorie assunte con i pasti, quelle bruciate tramite l’attività  fisica (è integrato un contapassi abbastanza preciso) e può interfacciarsi con app esterne come Runtastic. È senza dubbio l’app più pregevole installata sul Galaxy S5; è fatta così bene che invoglia a fare sport solo per provare le varie funzioni.

Samsung s5 pro controPer quanto riguarda la connettività , l’apparato radio Lte ora è di tipo cat4, con velocità  in download di 150 Mbps. Il modulo Wi-Fi 802.11ac ha una configurazione Mimo 2×2 e si è rivelato molto stabile nella tenuta del segnale anche oltre i 15 metri dall’access point. Samsung ha introdotto la modalità  Download Booster che, nel caso file più grandi di 30 Mbyte, aggrega la banda passante di Wi-Fi e 3G/Lte per aumentare la velocità  di download.

Data la potenza del processore, il grosso display e la quantità  di funzioni evolute abbiamo iniziato il test sull’autonomia senza molte aspettative. In realtà  persino con un utilizzo intenso si arriva senza problemi a fine giornata. Anche utilizzando assiduamente le funzioni multimediali si possono avere almeno 12 ore di autonomia; con un utilizzo più moderato si possono superare tranquillamente i due giorni.

In caso di emergenza è poi possibile attivare la modalità  ultra risparmio energetico, che disattiva tutte le funzioni non essenziali del telefono, imposta lo schermo in scala di grigi e spegne Wi-Fi e Bluetooth; si può comunque telefonare e accedere a Internet via cellulare con un’autonomia in stand by prossima ai dieci giorni.

Pasquale Bruno

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