Dopo il primo Matebook dello scorso anno, Huawei prosegue nella proposta di 2-in-1 con il nuovo Matebook E, sempre basato su Windows 10 e dotato di cover/tastiera staccabile. Come il modello precedente, Il Matebook E va a competere direttamente con prodotti come il Microsoft Surface.
Nel nuovo modello troviamo uno disco Ssd da 256 GB (disponibili effettivamente circa 210), purtroppo anche in questo caso non espandibili via micro Sd. Il Matebook E è stato equipaggiato con il processore Intel Core i5 di settima generazione, che rende il prodotto molto veloce in fase di accensione e di elaborazione dei dati.
Invariato anche il quantitativo di Ram da 4 GB; avremmo preferito vederne 8, anche se non abbiamo riscontrato particolari problemi quando posto sotto stress, come ad esempio nell’utilizzo contemporaneo di app come Photoshop, Spotify e Chrome con diverse pagine attive. Quando impegnato in più processi il tablet si surriscalda moderatamente nella parte posteriore, più o meno all’altezza della fotocamera frontale.
Il Matebook E condivide le stesse dimensioni e lo stesso peso del processore: 278 x 194 x 6,9 millimetri per 640 grammi (senza tastiera, poco più di un kg con la tastiera agganciata). Non leggerissimo forse, ma il trasporto e l’utilizzo sono agevoli. Il Matebook E è caratterizzato da un design pregevole grazie allo chassis in alluminio, le cui cornici sono ancora più sottili del primogenito. Anche in questo caso lo schermo, di alta qualità, è caratterizzato da un pannello Ips da 12” con risoluzione di 2.160 x 1.440 pixel. I colori sono ben calibrati, e, per evitare i riflessi (almeno al chiuso), è quasi obbligatorio spingere la luminosità del display al massimo, scelta che incide inevitabilmente sulle prestazioni della batteria, sempre da 4.430 mAh. Il touch è reattivo, anche se ha qualche millisecondo di ritardo nel tracciamento e nel pinch to zoom.
Sebbene il device sia pensato per un’utenza business, la versatilità consente un intrattenimento godibile. Lo schermo coinvolge lo spettatore appieno, ben supportato dagli speaker, la cui qualità è al pari del display che deve affiancare. I timpani più fini, riscontreranno però un suono insipido sui bassi; possiamo risolvere con accessori audio (da rivedere la posizione dell’ingresso jack in alto a sinistra) o con l’app preinstallata Dolby Audio per l’equalizzazione del volume, per quanto possibile. La vera nota dolente è la batteria, che assicura a fatica 6 ore lavorative. Va detto però che nel corso di questi test la luminosità dello schermo è sempre stata al massimo, senza considerare che il tablet è piuttosto sottile e una batteria più grande ne snaturerebbe il design. Il compromesso, quindi, è accettabile. Presente una sola fotocamera frontale da 5 megapixel, non eccellente, ma adeguata per le videochiamate. Il software integrato per scattare foto è forse sin troppo sofisticato per l’effettiva qualità del sensore e delle lenti, per cui gli evoluti controlli dello scatto sono una formalità. Registra discreti video a 30 fps, abbastanza buono il microfono.
Nella confezione troviamo la tastiera Matebook Portfolio da agganciare magneticamente e che funziona anche da cover. Non flessibilissima, ma è resistente ed è molto stabile anche quando in viaggio o sulle gambe; quando si digita velocemente sulla tastiera rimane quasi immobile, i tasti sono piacevoli al tatto e dalla corsa soddisfacente. Difficile effettuare refusi, in quanto la spaziatura tra un tasto e l’altro è abbondante. Ciò che non soddisfa è l’inclinazione quando il tablet è posato sulle gambe. A meno che non assumiate una posizione ergonomica con il dorso sullo schienale, la visione è poco comoda; anche se, da qualsiasi angolo si guardi lo schermo, non si riscontrano difficoltà nel consultare i contenuti. Un altro aspetto della cover che meritava più cura è il design. Se da un lato il tablet è professionale ed elegante, l’utilizzo di un materiale più pregiato per la cover avrebbe conferito maggiore prestigio. Estetica a parte, la tastiera è irrinunciabile, perché la disposizione dei tasti di quella virtuale, nelle modalità landscape e portrait, rallentano anche gli utenti più veloci nella digitazione per via dei facili refusi in cui ci si imbatte. Il touchpad è spazioso e reattivo, così come i rispettivi tasti.
Oltre alla tastiera, nella confezione troviamo un altro indispensabile accessorio già visto nel modello precedente, la MateDock 2, che si connette alla presa dell’alimentazione Usb Type C del tablet. Indispensabile perché ne espande la connettività aggiungendo una porta Usb standard. Non essendo presente uno slot per la Sim, in caso non vi fosse la possibilità di connettersi in Wi-Fi, non sarebbe possibile reperire file dai vari cloud; la porta Usb accorre quindi in aiuto. Presenti inoltre l’ingresso per l’alimentatore, una porta Hdmi e una Vga, utili per replicare le immagini su altri schermi o aggiungerne un secondo; è utilizzabile però solo un’uscita video per volta. Tra gli accessori spiace non ritrovare il pennino, presente nel primo Matebook e ora acquistabile a parte.
Il grande difetto di questo 2-in-1 è il prezzo; il predecessore venne lanciato al costo di 999 euro con il pennino e senza dock, a differenza del Matebook E in cui il pennino è opzionale e la dock è inclusa, al prezzo di 1.200 euro circa. Cifra forse alta per impensierire i diretti concorrenti (vedi Microsoft Surface); d’altro canto la mancanza di opzioni (più Ram o disco di capacità superiore, modem 4G) su questo prodotto lo allontanano dall’essere un oggetto altrimenti perfetto come compagno di viaggio.
Euro 1.199
PRO:
Ottimo display
Ottimo audio
Tastiera e touchpad efficaci
Leggero e maneggevole
CONTRO:
Autonomia migliorabile
Solo 4 GB di Ram
Mancano 4G e slot micro Sd