Progettato specificatamente per i runner, lo SportWatch GPS unisce alla rapidità di avvio del sensore Nike+ la precisione del satellitare.
Anteprima di Eugenio Moschini
Articolo tratto da PC Professionale 247 di ottobre 2011
Tempo, distanza percorsa, andatura e battito cardiaco. Sono questi i parametri che ogni runner, anche di livello amatoriale, dovrebbe tenere sott’occhio per monitorare l’intensità del suo allenamento. Altrettanto fondamentale sarebbe registrare questi dati e analizzarli una volta a casa, per fare confronti con i percorsi passati, verificare i miglioramenti e pianificare a tavolino gli allenamenti futuri. In un mondo sempre più all’insegna del social, sarebbe utile, infine, poter condividere online le proprie uscite, magari dando vita a sfide e gare “a distanza” con gli amici o con gli altri utenti. Questo aggiungerebbe uno stimolo in più e consentirebbe di avere compagni di allenamento virtuali, ma al tempo stesso umani.
L’arrivo di smartphone evoluti, dotati di modulo Gps, ha fatto nascere una miriade di software pensati per gli sportivi e, sebbene sulla carta questa soluzione sembri perfetta, ha il difetto delle dimensioni. Per correre agevolmente con uno smartphone l’unico modo è infatti fissarlo al braccio con l’apposita fascia. Così facendo, però, si perde l’aspetto fondamentale in allenamento, ovvero il monitoraggio istantaneo dei parametri. Per tenere tutto sotto controllo la soluzione ideale è quella del Gps da polso, mercato sicuramente di nicchia, ma che conta diverse decine di modelli. In questo segmento entra adesso Nike che, in collaborazione con TomTom, ha realizzato lo SportWatch GPS. Dal design minimalista, ha una struttura completamente in plastica, eccezion fatta per il vetro minerale dello schermo. Da segnalare che, sebbene quest’ultimo non sia touchscreen, è sensibile al tocco: basta un leggero colpetto con il dito per attivare la retroilluminazione.
Rispetto a molte soluzioni concorrenti lo SportWatch GPS è più compatto (largo 3,7 cm e spesso 1,6 cm ha una lunghezza, cinturino incluso, di 25,6 cm) e soprattutto più leggero (solo 63 grammi); al polso pesa quindi poco di più di un “normale” orologio. Il sistema a pressione che fissa il cinturino e che nasconde il connettore Usb è ben realizzato, anche se all’inizio può sembrare macchinoso. Si apprezza subito la praticità del connettore Usb integrato, che libera dalla schiavitù di avere sempre con sé cavi o cradle per collegare l’orologio al Pc o al Mac. Lo SportWatch GPS è ovviamente impermeabile (ma non subacqueo) e resiste a temperature tra i -20 e i +60 °C.
La confezione include anche il sensore Nike+, da fissare alle vostre scarpe da corsa o da inserire nell’apposito incavo sui modelli Nike compatibili. L’utilizzo di questo piccolo sensore è opzionale, ma consigliato: solo così potete cominciare a correre da subito, senza aspettare che lo SportWatch GPS agganci correttamente il segnale satellitare (operazione che può portare a diversi minuti di attesa). Infine, la fascia cardio non è in dotazione, ma sono supportati i modelli Polar Wearlink+ (circa 65 euro).
Online è possibile analizzare tutti i propri allenamenti, visualizzare le mappe dei diversi percorsi, vedere la distanza totale, impostare gli obiettivi e perfino sfidare virtualmente gli amici.
In allenamento si apprezza subito la massima semplicità d’uso, anche se questo comporta possibilità di personalizzazione ridotte all’osso e un menu forse fin troppo scarno. In attività , per esempio, il display mostra solo due valori (di cui uno fisso e impostabile via computer) tra ora, cadenza, cadenza media, distanza percorsa, tempo trascorso e calorie consumate. Più che buona, invece, l’autonomia intesa sia come capacità di memorizzazione che come durata delle batterie.
Lo SportWatch GPS è in grado di registrare fino a 50 allenamenti mentre con una ricarica potete correre per 8 ore con entrambi i sensori attivi (Gps e Nike+) o tenerlo in standby, usandolo come un normale orologio, per 50 giorni.
In definitiva lo SportWatch GPS è un orologio estremamente valido per i runner “puri”, ma che non soddisfa appieno le esigenze di chi cerca una soluzione evoluta o multisport.