La pandemia COVID-19 ha causato un crollo delle vendite dei dispositivi elettronici, in particolare smartphone. In base ai dati pubblicati da IDC, le conseguenze sono visibili anche nel mercato degli smartwatch, ma in misura inferiore. Nella top 5 dei produttori spicca la crescita di Huawei nel primo trimestre dell’anno e il consolidamento della seconda posizione alle spalle di Apple.
Nei primi tre mesi del 2020 sono stati consegnati 16,9 milioni di smartwatch (il numero tiene conto anche dei modelli che non supportano app di terze parti) con una diminuzione del 7,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nella classifica dei primi 5 produttori mondiali risalta la percentuale positiva di Huawei. L’azienda di Shenzhen ha consegnato 2,6 milioni di unità con un incremento del 118,5% rispetto al 2019. Ciò ha permesso di raggiungere un market share del 15,2%.
I risultati rilevati da IDC evidenziano la crescente popolarità degli smartwatch Huawei, grazie alla sua forte presenza online e agli stretti legami con i rivenditori in Europa, America Latina e altri mercati asiatici, oltre che in Cina. A differenza degli smartphone non c’è nessuna dipendenza da Google perché Huawei utilizza un sistema operativo proprietario (comunque compatibile con Android e iOS).
Nel primo trimestre è arrivato sul mercato il nuovo Huawei Watch GT 2e (visibile nell’immagine), primo modello del produttore in grado di misurare il livello di ossigeno nel sangue (SpO2). Lo smartwatch ha una cassa in acciaio inossidabile, schermo AMOLED da 1,39 pollici, processore Kirin A1, 4 GB di storage, GPS, Bluetooth 5.1, cardiofrequenzimetro, accelerometro, giroscopio, barometro e ricarica magnetica. Il Watch GT 2e è attualmente disponibile a 159,90 euro con auricolari Bluetooth in regalo.