A distanza di quasi due anni dal lancio dello Snapdragon Wear 3100, Qualcomm ha finalmente annunciato un nuovo SoC per dispositivi indossabili. Lo Snapdragon Wear 4100 offre prestazioni nettamente superiori e un’elevata autonomia allo stesso tempo, grazie al processo produttivo a 12 nanometri. Lo Snapdragon Wear 4100+ è invece la versione del chip abbinata al co-processore Qualcomm QCC1110.
Lo Snapdragon Wear 4100 segna un deciso miglioramento architetturale rispetto alle precedenti generazioni. Il nuovo SoC include una CPU quad core ARM Cortex-A53 con frequenza massima di 1,7 GHz, una GPU Adreno A504 e un controller per memorie LPDDR3 a 750 MHz. Qualcomm promette un incremento di prestazioni fino all’85% rispetto allo Snapdragon Wear 3100 (realizzato a 28 nanometri) con CPU quad core ARM Cortex-A7 a 1,1 GHz, GPU Adreno 304 e controller per LPDDR3 a 400 MHz.
La presenza di due DSP, uno per il modem Snapdragon X5 LTE e uno per i sensori, ha permesso di ridurre i consumi del 25%. Il chip supporta inoltre WiFi 802.11b/g/n, Bluetooth 5.0, GPS, Galileo, NFC, storage eMMC 4.5 e fotocamere fino a 16 megapixel. Il co-processore QCC1110 AON (Always On) può gestire la modalità Ambient Display degli smartwatch più moderni che visualizzano fino a 64.000 colori, oltre al tracciamento continuo dei battiti cardiaci, senza incidere negativamente sull’autonomia.
Ovviamente entrambi i SoC sono compatibili con il sistema operativo Wear OS di Google. Le spedizioni sono state già avviate. I primi smartwatch basati sui nuovi processori saranno il TicWatch Pro di Mobvoi e lo Z6 Ultra di imoo. Vedremo nei prossimi mesi se Qualcomm contribuirà ad incrementare il market share di Wear OS. Oggi il mercato è dominato dagli Apple Watch con watchOS e dagli smartwatch di Samsung con Tizen.