La corporation di Firefox annuncia il licenziamento di decine di impiegati. Mozilla deve rivalutare i suoi impegni economici in attesa di nuove fonti di ricavi oltre le partnership per il search (cioè Google).
Mozilla è da tempo impegnata a smarcarsi dalla dipendenza da Google dagli altri motori di ricerca integrati nelle diverse edizioni regionali di Firefox, un programma di partnership che continua a fornire la stragrande maggioranza di ricavi alla corporation ma che non la mette al riparo dalle necessità commerciali dei suddetti search engine di terze parti.
Il piano fin qui seguito per allargare il focus aziendale, e individuare nuove fonti di guadagno potenzialmente in grado di portare all’indipendenza desiderata dal Google di turno, non ha al momento raggiunto i risultati sperati. Mozilla si trova ora costretta a decidere un bel po’ di licenziamenti nel tentativo di gestire gli investimenti innovativi in maniera “responsabile”.
A confermare i licenziamenti è il CEO Mitchell Baker sul blog corporate, in un post che parla di “scelte difficili” pensate per preparare il futuro di Mozilla. Una corporation che dovrà fare le cose in maniera diversa rispetta al recente passato, e che lascerà andare (secondo un memo interno) 70 impiegati anche in ambito senior come è il caso del release manager Liz Henry.
Nel 2017 Mozilla poteva vantare circa 1.200 dipendenti, mentre con nuovi licenziamenti il conteggio totale di “teste” della corporation scenderà a 1.000. I prodotti recentemente arrivati sul mercato con l’intento di allargare il business commerciale (oltre il browser open source Firefox) includono la VPN Firefox Private Network, un’iniziativa che a quanto pare richiederà più tempo di quello inizialmente previsto per avere effetti concreti sui conti.