C’è anche Netcomm, il consorzio italiano dell’ecommerce, tra i fondatori della ‘Associazione Europea del commercio Elettronico, l’organismo creato da sette organizzazioni nazionali per offrire tutela ai consumatori digitali europei. Un mercato fatto da 500 milioni di utenti che nelle intenzioni dell’Unione Europea deve diventare unico, con regole comuni ai singoli stati e condizioni vendita uniformi tra i siti. Oggi solo il 9% degli utenti Internet compra da siti stranieri.
L’obiettivo di NetComm, il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, è di farsi promotore con le altre associazioni di nuovi progetti legislativi europei; facilitare le vendite e la logistica oltre i confini dei singoli Stati, aiutare la diffusione dei vari strumenti di pagamento di paesi stranieri che spesso non tutti i negozi on line riconoscono e infine dare ai consumatori che acquistano da un sito europeo una garanzia unica.
L’ecommerce è un settore con potenzialità enormi sia in termini di nuovi posti di lavoro (300.000 in più stima NetComm) sia come incidenza sul Pil europeo:110 miliardi di euro all’anno in più.
L’Associazione Europea avrà sede a Bruxelles e al momento vi hanno aderito le 7 organizzazioni dell’ecommerce di Belgio, Danimarca, Francia, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia e Italia, ma la partecipazione è aperta anche ai player del settore ecommerce interessati ad avere una presenza europea.