Extra: Il Bug del chipset Cougar Point
Il 31 gennaio Intel ha comunicato di aver scoperto un problema a carico del chipset serie 6 (nome in codice Cougar Point), destinato alle nuove Cpu Sandy Bridge. Si tratta di un errore progettuale a carico del controller Serial Ata integrato, che con il tempo può manifestare problemi di affidabilità . Più in dettaglio, il bug risiede nel generatore di clock che controlla la frequenza del trasferimento dati: uno dei transistor viene alimentato a una tensione più alta di quella prevista, con il rischio di un suo progressivo degrado. Nella pratica, con il passare del tempo è possibile che si manifestino degli errori nel trasferimento dei dati da/verso i dischi e le unità ottiche collegate al controller Sata II. Intel stima che gli errori potrebbero presentarsi dopo un periodo di circa tre anni, sul 5-15% dei chipset finora prodotti.
È importante notare che il controller Sata III non è afflitto da questo bug. Collegando le periferiche alle due porte a 6 Gbps presenti sulle schede madri da desktop si è al riparo da qualsiasi problema, che riguarda solo ed esclusivamente il controller Sata II e le sue quattro porte a 3 Gbps. Sono sicuri anche i controller Sata esterni con chipset di terze parti (per esempio Marvell o JMicron). Il problema è di più difficile soluzione per quanto riguarda i notebook, dato che solitamente vengono implementati solo due canali Sata e non si può certo scegliere cosa collegare e dove. Gigabyte ha reso disponibile una piccola utility denominata 6 Series SATA Check, scaricabile all’indirizzo www.gigabyte.com/support-downloads/Utility.aspx?cg=2 attraverso la quale è possibile scoprire a quali porte Sata sono collegate le proprie unità .
Funziona con le schede madri di tutti i produttori. Intel si è fatta carico di tutte le spese di riparazione/sostituzione delle schede con il chipset incriminato, identificato dallo stepping B2, finora vendute. Tutte le spedizioni sono state sospese; la versione priva di bug del chipset, denominata B3, sarà disponibile ai produttori di notebook e schede madri a metà febbraio. La presenza a scaffale dei prodotti è prevista per marzo. Tutto ciò ha creato non pochi problemi agli utenti e ovviamente agli Oem, che hanno rimandato la presentazione dei nuovi notebook. Di portatili con Sandy Bridge in Italia ne sono stati venduti pochi ; chi ne ha comprato uno (o ha comprato una scheda madre) può richiederne la sostituzione presso il punto vendita. I costi dell’intera faccenda sono piuttosto salati per Intel: si stimano 300 milioni di dollari di mancati introiti e 700 milioni di spese per le sostituzioni dei prodotti. Un miliardo di dollari tondo tondo.